Al suono della campanella

Tornano in aula 181mila studenti 21.469 gli stranieri
Aumento generale dell’1,3% rispetto al 2006 Oltre 15mila i docenti, di cui 3.500 supplenti

Dopo i lunghi preparativi, le attese e le emozioni di genitori e figli, oggi, lunedì 10, con il suono della prima campanella, l’esercito, in continua crescita, si mette in movimento tra le 8 e le 9.
Se, ipoteticamente dovessero prendersi tutti per mano, formerebbero un serpentone ininterrotto da Pontevico (profonda Bassa bresciana) fino a Ponte di Legno ( in alta Valcamonica) i 181.089 alunni bresciani, suddivisi in 8.370 classi. Così ripartiti: 144.039 nelle scuole statali (6.939 classi); 32.547 (1.431 classsi) nelle scuole paritarie (di cui circa 23 mila nelle sole materne); 4.503 nei Cfp (Centri di formazione professionale), triennali sperimentali autorizzati, la cui frequenza consente l’assolvimento dell’obbligo scolastico-formativo. Rispetto al 2006-2007 si è registrato un incremento i ben 2.258 unità, pari all’1.3%. La passata tornata gli alunni erano 178.831 suddivisi in: 142.172 nelle statali; 32.172 nelle paritarie: 4.487 nei Cfp triennali sperimentali.

L’aumento degli allievi nei vari ordini di scuola è dovuto a vari motivi: innanzitutto all’incremento degli alunni stranieri, figli di immigrati che arrivano in Italia per motivi di lavoro, alla ricerca di migliori condizioni di vita rispetto a quella dei Paesi d’origine; alla leggera crescita della natalità nelle famiglie italiane; all’innalzamento dell’obbligo scolastico-formativo, in atto fino a 15 anni dal 1999 (ora il ministro Fioroni lo ha portato a 16 anni), con frequenza obbligatoria almeno del primo anno delle superiori (ma parecchi ragazzi, invogliati di continuare il cammino assieme ai compagni conosciuti, scelgono di proseguire gli studi fino alla qualifica triennale o al diploma); all’iscrizione, ormai generalizzata, alla scuola materna, non obbligatoria, ma ritenuta da tutti i genitori fondamentale per la formazione e socializzazione dei figli; all’iscrizione anticipata alle materne ed elementari.

Tornando alla situazione del nuovo anno scolastico, i 144.039 alunni delle scuole statali sono suddivisi in 6.939 classi (nelle materne si chiamano sezioni) e 2.586 (151 in rispetto allo scorso anno) di essi sono seguiti da 1.255 insegnanti di sostegno (all’inizio della settimana mancavano ancora 350 specializzati, per cui dovranno essere sistituiti da quelli privi di titolo specifico nominati da dirigenti scolastici. Nelle materne sono 12.852 (di cui 151 con il sostegno) sparsi in 529 sezioni. Di essi 12.743 seguono l’orario normale dell’intera giornata e 109 l’orario ridotto (normalmente solo il mattino cin pranzo compreso).

Gli alunni delle elementari sono 55.346 (995 col sostegno), per 2.937 classi. Di essi 45.684 seguono il tempo normale (mattino e due rientri il pomeriggio) e 9.662 il tempo pieno, con lezioni da lunedì a venerdì il mattino e il pomeriggio (con la mensa) e sabato vacanza. Gli studenti delle medie sono 31.314 (776 col sostegno) per 1.469 classi. Di essi 20.607 seguono il tempo normale (lezioni il mattino e due rientri pomeridiani) e 10.707 il tempo prolungato con tre rientri pomeridiani.
Nelle superiori gli studenti sono 44.527 (458 col sostegno) per 2004 classi. Di essi 38.109 seguono gli indirizzi normali tradizionali e 6.411 i corsi sperimentali in attesa della promessa nuova riforma, che ancora non si sa come sarà e quando partirà.

I posti docenti sono in totale 15.010, di cui: 12.785 nelle statali; 2.641 nelle paritarie. Nelle statali, oltre ai circa 500 docenti nominati in ruolo (incarico a tempo indeterminato), dal 25 al 30 agosto l’Ufficio scolastico provinciale, con l’ausilio di 6 scuole «polo» ha proceduto ad assegnare 3.500 supplenze annuali (incarico a tempo determinato). Per cui stamane non dovrebbero esserci classi prive di insegnanti, salvo prossibili eccezioni, dovute ad assenze impreviste, per esempio per malattia.
Supplenze annuali anche per circa 1.500 non docenti (personale Ata: amministrativo, tecnico, ausiliario). Circa 200 i dirigenti scolastici, di cui 176 nelle statali.
Quelli andati in pensione negli ultimi anni erano 74, che sono stati sostituiti coi vincitori di concorso, ordinario e riservato, incarichi annuali e «reggenze».

Anche quest’anno si è registrato un vero boom degli alunni stranieri, che, all’inizio della settimana, erano 21.469, pari all’11.86% del totale. ma durante l’anno scolastico saranno in continua crescita. La maggiore concentrazione si registra in città. Lo scorso anno erano 17.830, di cui 15.821 nelle scuole statali e 2.009 nelle paritarie.
Prima del loro inserimento nelle classi, per favorire le loro integrazione, seguono un corso di alfabetizzazione della lingua italiana. Alcuni vengono poi seguiti durante l’anno scolastico dai mediatori culturali.
Alcuni mettono piede in classe senza sapere una sola parola della nostra lingua, che poi, generalmente, apprendono con grande facilità.

Giovanni Spinoni dal Giornale di Brescia

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