Nozza e i suoi bar, oggi e nel passato

Il borgo di Nozza, a lungo Comune a sé (fino a quando Mussolini impose l’unione con Vestone) e fino a pochi anni fa anche parrocchia (oggi è nell’Unità Pastorale con Vestone e Lavenone) contava 20 esercizi pubblici che offrivano da bere ai propri avventori, con il vino a farla da padrone, da solo o allungato nel “misto”.

Delle 7 di oggi, solo 5 già allora c’erano: “La Sosta”, nata nel 1967, “Amici” (nato come trattoria agli Amici ed oggi anche “la Busa”), “Croce Bianca” (di inizio secolo, nata come “Alla Croce”), “Italia” (nata nel 1910) e ”Rocca”, mentre tanti altri sono scomparsi, ultimo fra loro il “Monte Suello”, trattoria del Mercato con alloggio dal 1923 e chiuso alcuni anni fa, e da pochi mesi abbattuto per far posto ad un nuovo complesso.

Intanto, sono scomparse osterie storiche come l’antica trattoria Ferremi (forse nata alla fine del ‘700, di certo chiusa a fine anni ’60 del ‘900), le osterie “Stella”, “La Breda” (nata nel 1923 dove sorse poi l’acciaieria ferriera Lucchini, sulla strada che da Nozza porta a Casto), “delle Porte” (nata prima del ’900 e chiusa nel 1920), “Sardello” (attivo dal 1947 al 1960), “Belvedere” e “Prandini”, il caffè “Valsabbia” (nato a fine ‘800 e chiuso da fine 1981), i bar “Jolly” (l’antica trattoria Stazione, del 1910) e “Jolanda” (visse dal 1963 al 1978, rinomato per il suo gustosissimo gelato artigianale) e l’Enal, vissuto dal 1946 al 1960.

In neanche un secolo, dunque, 2 esercizi su 3 sono scomparsi.
Un evento figlio dei tempi: se ieri divertirsi voleva dire una partita a carte all’osteria bevendo un bicchiere di nero, bianco o “misto” , oggi le occasioni di divertimento sono molte di più, sia che si esca di casa sia che si rimanga tra le proprie mura.
Ed i bar chiudono.