Ritorno a Saint André de Chalencon: le trois jours

Partenza ore 3,00 presso il municipio di Pertica Bassa, pulman GT, alla guida Massimo, 27 in tutto: i  rappresentanti del comitato di gemellaggio qualche riconferma ma anche faccia nuova, eccitata per la nuova avventura che ci attende in Francia.

Si torna in Francia, a Saint André de Chalencon, verde villaggio dalle sparse case dai tetti spioventi e facciate in pietra a vista con occhi di vetro tinteggiati di lilla, azzurro e bianco, situato nel dipartimento dell'Alta Loira nella regione dell'Alvernia.

Dopo il lungo ma piacevole viaggio rallegrato dal fortissimo Matteo, cullati in parte dal buio della notte arriviamo alla meta, ognuno vestito con maglietta fucsia per celebrare l’incontro con gli amici francesi.

L’accoglienza è calorosa come sempre, non avevamo dubbi del resto, baci e abbracci, si respira un’ aria pura scaldata da un pallido sole dopo la pioggia scrosciante di pochi minuti prima.

Rinfresco di benvenuto nella sala di una bella casa, la stessa mi ospitò la prima volta a Saint André. Aperitivi generosi e caldi, stuzzichini, assaggi vari, tutto gradito e buono, quanto erano piccanti i peperoncini!

Veniamo assegnati alle persone che ci ospitano, per qualcuno è un piacere rinnovato nel ritrovare le stesse della volta precedente. Io sto sempre dai coniugi Benoit, bella casa in pietra, cancelletto laccato bianco, giardino e piante da frutto,  aria profumata in camera, pace e discrezione dei proprietari, ah dimenticavo Boheme, il loro cane, fido compagno di cui ho già raccontato, sempre giocherellone e mattiniero.

Per la serata dopo cena è stato organizzato un concerto di musica per organo e sax all’interno della chiesa del paese, acustica perfetta, ottime esecuzioni soprattutto nel finale, commovente e partecipato.

Si rientra per la notte, non prima di essere ospitati  a casa di  una famiglia, convivio,  vino e torta di mele, ottima! Memorabile la doccia di champagne, nel vero senso della parola in quanto aprendo una bottiglia è letteralmente esploso il tappo ricoprendo di vino le nostre teste! Gran doccia, tra le risate generali!

Secondo giorno, colazione in casa, nella bella e luminosa sala al piano di sopra, caffè o lait, croissant e jus de fruit.

La mattinata è dedicata alla visita del Museo della Carta nella regione di Ambert, presso il Moulin Richard De Bas è tutt’ora in attività un mulino a carta, ottenuta da tessuto,  qui è possibile ammirare i caratteristici magli in legno, mossi dall’azione dell’acqua. In successione l’ouvrage, l’atto di affondare la forma nel tino, l’egouttage, la scolatura, le coughage, la ponitura, le pressage, la pressatura, le levage, il distacco dei fogli dai feltri. La carta che si ottiene è pregiata e con  tiratura limitata, il mulino ne produce dai 20 ai 25 kg al giorno, particolare quella con felci, foglie e petali di fiore nell’impasto. Visita istruttiva e interessante. (www.richarddebas.fr)


Pranzo presso un ristorante tipico, Auberge de la Dorette, con ricco buffet e allegria.

Nel pomeriggio, visita al pittoresco borgo del comune di Chaise Dieu ed all’abazia cittadina, la più alta d’Europa a 1.000 mt di altitudine.

Rientriamo, dopo una veloce doccia, si torna in paese,  i due sindaci Manuel e Xavier con i rispettivi Presidenti dei Comitati di gemellaggio Elia e Jean Paul  inaugurano un  giardino pubblico, intitolato a Pertica Bassa,  mettendo a dimora  il primo alberello.

Tutti al campo sportivo, hanno inaugurato da poco la sala delle feste, struttura adatta ad organizzare eventi in socialità. Il nostro pirlo come aperitivo unito a salame e formaggio nostrani hanno ottenuto un successione, dopo cena la notte è ancora lunga, musica, balli, birra,birra e ancora birra!

Eccezionale la figlia degli amici Loic e Frédérique, star della serata, una bambina simpaticissima, estremamente vivace, scatenata in pista ballando ogni pezzo, pure i nirvana!!!

Bella serata, sono le quattro si rientra sperando di non svegliare i padroni di casa, tutto inutile!

Domenica, ognuno di noi poteva scegliere l’attività, camminata al castello di Chalencon, Santa Messa, escursione in mtb, visione di auto d’epoca in cronoscalata, visita alla città di Puy en Velay, oppure visita al castello di Polignac, bellissimo maniero in pietra grigia macchiata di verde, abbracciato dalla Loira che qui fa un ansa. Nel parco raduno di auto d’epoca dei primi del 900, splendide le Bugatti, avviamento a manovella, primordi dell’automobile. Un viaggio nel tempo tra il fascino delle macchine, le vestigia della monarchia e il rombo dei motori.

Il conte di Polignac in persona, attuale proprietario, ci ha fatto da cicerone per le stanze del castello, due giovani e docili levrieri lo seguivano al guinzaglio, stemma dorato del casato sui collari in pelle rossa.

Vista dalla terrazza sul fiume placido e sguardo all’orizzonte sulla verde campagna, uno scorcio di Francia che ammiravano i nobili dalle ampie finestre, alcuni re onorarono i Polignac con una visita al castello.

Si rientra, pranzo di commiato nella vecchia sala delle feste nel cuore del villaggio, testimone del suggello tra i due Comitati, omaggio delle nostre magliette e buon cibo, manzo brasato con purè di patate,  vino Cote Du Rhones, rosso giovane ma di belle speranze.

Aimè si rientra, saluti e rinnovati baci con abbracci.

Grazie a tutti Voi, squisitezza, semplicità, siamo stati molto bene! Come sempre!

A bientot, vi aspettiamo presto in Italia.

da Perticabassa.com

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