18 Febbraio 2024, 06.48
Pertica Bassa Vobarno Barghe Valsabbia
Territorio

Ape e Storie: le aziende agricole della Valle

di Filippo Vanzani

Con lo sguardo rivolto al l'innovazione ma tenendosi pur sempre strette alle proprie radici: l'esperienza di due aziende agricole del territorio 


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Continua il progetto di orientamento per giovani “Perdersi per Orientarsi 2.0”, dove a ogni incontro presenzia un ospite di un ambito diverso che porta la sua esperienza.

Questo venerdì sera, alla ex centrale elettrica di Barghe, Luisa Lodrini e Sara Rizzardini, proprietarie di 2 aziende agronome, ci hanno parlato del loro percorso lavorativo e personale. 
 
Luisa Lodrini, 38 anni, ci racconta dell’apertura della sua azienda agricola, Sambloom, che produce bevande e confetture: “Volevo creare un prodotto di montagna contemporaneo, selvatico e ricco di abbinamenti insoliti; voglio rispondere all’esigenza di un bere naturale e, perché no, in futuro anche analcolico… alle spalle non ho una formazione agronomica, ho ricevuto una formazione variegata sotto varia aspetti e ho provato più lavori. Mi ha spinto l’interesse verso la parte creativa dell’azienda, il provare a creare un prodotto materiale dove destinare tutte le proprie energie”.
 
Parlando di progetti futuri, Luisa spiega: “Nel futuro vorrei ristrutturare il rustico sul mio terreno e organizzare molti eventi culturali, anche legati alle donne”.
 
L’intervento si conclude con uno sprone ai ragazzi che vogliono o pensano di intraprendere questa strada: “è importante navigare su internet per partecipare a bandi e trovare molte opportunità… è ero che lo studio è fondamentale, ma è altrettanto fondamentale imparare in prima persona e confrontarsi con chi è più esperto nel settore”. 
 
A prendere parola è poi Sara Rizzardini, proprietaria dell’azienda BioBiò di Vobarno, un’azienda che si basa sull’allevamento di vacche rustiche appartenenti al territorio valsabbino.
 
“Mio papà mi ha fatto innamorare di questo lavoro facendomi vivere le piccole gioie dell’agricoltura… andando avanti ho sviluppato il desiderio di produrre da me del buon cibo e, in seguito, di produrlo anche per gli altri. È un lavoro che mi impegna molto perché all’allevamento abbiamo affiancato anche un agriturismo, ma le soddisfazioni sono più importanti di qualsiasi guadagno” e continua, parlando delle nuove generazioni “i giovani d’oggi, rispetto agli agricoltori di una volta che si facevano solo con l’esperienza, hanno a disposizione anche saggi e scritti per studiare anche teoricamente il mestiere”.
 
Si spera che queste considerazioni possano essere d’aiuto per chiunque voglia avvicinarsi alla realtà agricola, una realtà che di questi tempi sta venendo a mancare ma di cui ne avremo sempre bisogno. 
 



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