Pgt, meno residenziale e più insediamenti produttivi

Dopo una fase preparatoria di 9 mesi, che ha visto un’apposita commissione dedicarsi alla pianificazione della Villanuova dei prossimi anni, il Consiglio comunale ha approvato in via definitiva la nuova variante al Pgt

Lo strumento prevede una riduzione delle possibilità edificatorie sul territorio del paese: circa settemila metri quadrati in meno, risultato di un'attenta verifica e di una «ripulitura» di situazioni legate a progetti di insediamenti abitativi avanzati nel corso del tempo, ma mai arrivati a concretizzarsi. «Il tutto - sottolinea il sindaco di Villanuova Michele Zanardi, - immaginando per la nostra comunità un trend di crescita della popolazione residente che realisticamente dovrà essere, negli anni a venire, assai più contenuto di quanto si era preventivato in passato».

Così, se nella variante al Pgt stilata nel 2012, per Villanuova (che oggi ha poco meno di seimila anime) si era ipotizzato un aumento di 1.482 abitanti, il nuovo strumento riduce drasticamente di un terzo tale prospettiva, con una crescita potenziale di 1.003 unità. Il minor consumo di suolo si accompagnerà però alla volontà di incrementare le attività produttive. Villanuova, per oltre un secolo legata a doppio filo alle sue grandi fabbriche - il lanificio di Bostone e il cotonificio Ottolini su tutte -, oggi vive una condizione di ristagno davvero allarmante, se si pensa che l'azienda con il maggior numero di dipendenti, in paese, è attualmente la casa di riposo.

«Vogliamo provare a ripartire - annuncia il sindaco. - La variante al Pgt intende andare incontro alle esigenze degli imprenditori che dimostreranno di credere nella possibilità di un rilancio. A partire dal cambio di destinazione di un'area periferica, quella un tempo occupata dal mobilificio Gnumi: ventimila metri quadrati che passano ora da residenziali a produttivi, e dove alcune aziende artigianali avranno l'opportunità di insediarsi».