Individuati Case e Ospedali di Comunità

La Giunta regionale della Lombardia, su proposta della vicepresidente e assessora al Welfare, Letizia Moratti, ha approvato la delibera che localizza terreni e immobili da destinare alla creazione di Case di Comunità (218 sul territorio regionale), Ospedali di Comunità (71) e Centrali operative territoriali (101). Le strutture sorgeranno su terreni o immobili già esistenti di proprietà del Servizio socio-sanitario regionale o di Enti locali.

L’obiettivo è quello di potenziare l’offerta territoriale di prossimità attraverso la costituzione delle Case della Comunità, obiettivo specifico del Piano Nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), recepito dalla recente Riforma socio-sanitaria lombarda. Ne sono previste una ogni 50.000 abitanti circa, pertanto sono 8 quelle individuate sul territorio dell’ASST del Garda.

Le Case della Comunità rappresentano l'evoluzione dei PRESST e sono prioritariamente rivolte ai pazienti affetti da patologie croniche, per la cui presa in carico sono necessari team professionali multidisciplinari (MMG, PLS, ambulatori polispecialistici, infermieri di famiglia, assistenti sociali).

Per quanto riguarda ASST del Garda sono state approvate le Case della Comunità che saranno attivate a Montichiari, Desenzano, Gargnano, Gavardo, Leno e Nozza di Vestone (queste ultime due saranno sede anche di Ospedali di Comunità), che troveranno collocazione in edifici già di proprietà del Servizio Sanitario Regionale. A Verolanuova sarà su terreno di proprietà comunale. La struttura di Nozza ospiterà anche una Centrale operativa territoriale.

L’ottava Casa della Comunità è prevista a Salò, in località Cunettone, e la sua costituzione, frutto di un Protocollo d'intesa tra Regione, ATS, ASST e Comune di Salò, è già stata approvata con precedente decreto.

“La Valle Sabbia – spiegano dalla Direzione di ASST Garda –, data la sua conformazione orogeografica caratterizzata da zone montuose e da viabilità limitata soprattutto a nord, sarà quindi dotata di due importanti punti di riferimento territoriali peraltro già noti alla popolazione locale, uno a Nozza di Vestone che assumerà la connotazione sia di Casa che di Ospedale di Comunità nel quale sarà previsto anche un modulo di degenze sub-acute di 20 posti letto per pazienti cronici che necessitano di bassa attività assistenziale e l'altro a Gavardo, in struttura limitrofa al Presidio Ospedaliero di Gavardo”.

Al momento non sono ancora ben delineati sia le risorse che i compiti che dovranno assumere queste strutture. Il fatto che sarà realizzata una Casa di Comunità a Gavardo, fa pensare che saranno scorporate delle funzioni dall’ospedale.

Sicuramente avere un presidio efficiente a Nozza permetterà di offrire servizi migliori al territorio dell’alta Valsabbia che ne è rimasta priva per troppo tempo.