La storia della valle negli album di Felice Mazzi

Con la cronaca, materia palpitante di tutti i giorni, ha saputo raccontare la realtà quotidiana dipanatasi per interi decenni lungo la valle bagnata dal Chiese. Con un sapiente collage di articoli tratti da quotidiani e settimanali ai quali si univa il sussidio visivo di immagini fotografiche scattate da Stefano Stagnoli, grande maestro dell’obiettivo, di disegni realizzati da Ottorino Garosio, Giovanni Tabarelli, Alfonso Zucca ha composto un affascinante quadro temporale dei problemi, delle attese, delle speranze, delle mete raggiunte oppure fallite dalla popolazione valsabbina.

L’autore di questo prezioso lavoro è stato il compianto Felice Mazzi, farmacista originario del Veronese, che a partire dagli anni Cinquanta del secolo scorso divenne punto di riferimento e figura emblematica della cultura, dell’associazionismo e del volontariato dell’alta Valle Sabbia.

Nato a Lugagnano di Sona nel 1927, compì gli studi classici nel capoluogo scaligero e successivamente frequentò la facoltà di farmacia dell’Università di Padova, laureandosi nel novembre del 1953. Nelle ultime settimane di quello stesso anno giunse a Vestone con l’intenzione – come scrisse nella premessa di una delle sue pubblicazioni di storia valsabbina - «di fermar[s]i solo il tempo necessario per fare un po’ di fortuna fra quei quattro montanari e ritornare a vivere a Verona». Ma, ignaro del detto vestonese che recita: «chi beve l’acqua di Garibaldi è destinato a piantare radici a Vestone», nell’antica capitale valsabbina si fermò per tutta la vita. Con il passare degli anni, il suo legame con Vestone e la Valle Sabbia divenne sempre più intenso tanto da spingerlo a conoscere in profondità il territorio sabbino in tutte le sue sfaccettature sociali e culturali.

In diciotto album di grande formato, depositati presso la Biblioteca civica vestonese, Mazzi ha raccontato le vicende valligiane che spaziano dalla fine degli anni Quaranta ai primi anni Ottanta, tra ricostruzione, boom economico e riconversione produttiva fino al 1982. Il farmacista ha composto un’impresa senza precedenti dalla quale sono scaturiti album unici e affascinanti, scrupolosi come un censimento, fedeli come una fotografia, circostanziati come una testimonianza appassionata e sincera, grazie alle centinaia di articoli realizzati dalle “grandi firme” del giornalismo bresciano della seconda metà del Novecento: da Lanzani a Marini, da Valzelli a Mazza, a Vallini.

A oltre vent’anni dalla sua scomparsa del farmacista, sabato 3 dicembre alle ore 17, presso l’Auditorium «Mario Rigoni Stern» di Vestone sarà presentata la digitalizzazione degli album e le copie anastatiche di ognuno dei diciotto volumi. Nato da un’idea di Giancarlo Marchesi, il progetto curato dallo stesso storico vestonese è stato reso possibile grazie alla vicinanza del Gruppo Silmar - guidato dalla famiglia Niboli - che ha sposato l’iniziativa fortemente voluta dal Comune di Vestone, dalla Biblioteca civica “Ugo Vaglia”, dal Centro valsabbino di ricerche storiche e dagli Amici della fondazione civiltà bresciana.

Aprirà l’incontro di sabato il sindaco di Vestone, Roberto Facchi, per poi passate il testimone a Enzo Pirlo, delegato alla Cultura del Comune di Vestone, e a don Dino Martinelli, amico personale di Felice Mazzi, che per lunghi anni ha svolto il suo ministero pastorale nella realtà vestonese, prima come curato e poi con il ruolo di arciprete. Dopo queste testimonianze, seguirà l’intervento di Giancarlo Marchesi che, intervistato dal giornalista Ubaldo Vallini, illustrerà la figura e l’opera di Felice Mazzi e proporrà alcune piste di ricerca tratte dall’interessante materiale presente nei preziosi album.

Al termine verranno scoperte e benedette dal parroco di Vestone don Bernardo Chiodaroli, presso la sala conferenze della Biblioteca civica “Ugo Vaglia”, tre targhe in memoria di Felice Mazzi, dell’imprenditore Silvestro Niboli e dell’artista e insegnante Giovanni Tabarelli, come segno di omaggio della comunità verso tre inimitabili figure che hanno valorizzato il territorio vestonese nei campi della cultura storica, dell’imprenditoria e dell’arte.

A questi tre grandi vestonesi l’Amministrazione comunale, in collaborazione con la Biblioteca civica, ha dedicato inoltre dei segnalibri e delle cartoline personalizzate.

In foto:
- Felice Mazzi nella sua farmacia
- Giovanni Tabarelli e Silvestro Niboli

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