16 Dicembre 2023, 07.00
Valsabbia Provincia
Biblioteche

Patto intercomunale per la lettura

di Redazione

Il Sistema bibliotecario Nord Est bresciano è fra i promotori dell’iniziativa sottoscritta con l’Ufficio Scolastico Territoriale e la Provincia di Brescia, capofila della Rete Bibliotecaria Bresciana


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I Sistemi Bibliotecari Brescia Est e Nord-Est bresciano hanno proposto il Patto Intercomunale per la lettura, sottoscritto giovedì mattina anche dall’Ufficio Scolastico Territoriale e dalla Provincia di Brescia, ente fondatore e capofila della Rete Bibliotecaria Bresciana.
Il Patto per la lettura è uno strumento di coordinamento e di programmazione, promosso dal Centro per il Libro e la Lettura (Cepell), istituto autonomo del Ministero della Cultura, per condividere obiettivi, ma anche azioni, spazi e risorse per il sostegno alla lettura affinché essa diventi un’abitudine sociale diffusa, riconoscendo il diritto di leggere come fondamentale per tutte le cittadine e i cittadini, avviando alla pratica della lettura chi non legge e rafforzando l’abitudine alla lettura di chi è già lettore.

“Il Sistema bibliotecario Nord Est bresciano – come sottolinea Claudio Ferremi, Assessore alla Cultura di Comunità Montana di Valle Sabbia e Presidente del Sistema bibliotecario Nord Est bresciano — è da sempre impegnato nella promozione della lettura realizzata grazie alla fondamentale collaborazione di enti e istituzioni come la scuola, riuscendo a garantire un’offerta culturale variegata su un territorio molto vasto e prevalentemente montano. Il patto per la lettura suggella la volontà di rafforzare la cooperazione tra tutti i protagonisti del mondo del libro e della lettura per allargare la base dei lettori e rendere la lettura una pratica sempre più diffusa.”

“Rispetto al modello di Patto della Lettura proposto dal Centro per il Libro e la Lettura del Ministero della Cultura - ha dichiarato Elena Bonometti, Assessore alla Cultura del Comune di Rezzato e Presidente della Consulta dei Sindaci del sistema Bibliotecario Brescia Est - nel nostro documento ci sono due differenze sostanziali: i contenuti e la formula che si propone. Per quanto riguarda i contenuti direi che il nostro non è solamente un manifesto che reca molte valide intenzioni e nulla più. Il nostro Patto declina una serie di specifici compiti che ciascun firmatario assume, liberamente e responsabilmente, al fine di creare una rete vasta a supporto della lettura. Una rete molto vasta posso dire. Infatti, i due Sistemi Bibliotecari proponenti da soli contano in totale 66 comuni aderenti. La Provincia di Brescia interviene quale capofila della RBB alla quale aderiscono più di 300 biblioteche. L’Ufficio Scolastico, che stamattina ci ospita, è il referente provinciale del Ministero dell’Istruzione. Tenendo costo della dimensione della rete potenziale, abbiamo pensato di adottare una formula diversa da quella che altri Enti hanno usato quando hanno sottoscritto il loro Patto. Infatti, normalmente la cerimonia di firma è quella nella quale arrivano tutti i soggetti già preventivamente coinvolti. Ma la dimensione della rete potenziale che noi potremmo raggiungere è tale da suggerire una formula diversa.

Oggi firmano i Proponenti e i due Grandi Sottoscrittori – Provincia di Brescia e UST - che si assumono l’onere di collaborare attivamente con i proponenti all’allargamento della rete.

Da domani inizierà il lavoro di ampliamento della rete che oggi si costituisce. I Sistemi Bibliotecari interpelleranno i loro Comuni perché sottoscrivano e perché a loro volta propongano nei loro territori. L’UST scriverà ai Dirigenti Scolastici. L’Ufficio Biblioteche provinciale scriverà agli altri Sistemi Bibliotecari e alle Biblioteche di altra titolarità che fanno parte della RBB. Cercheremo di raggiungere le ASST e ATS Brescia, i Coordinamenti Pedagogici territoriali, i Comitati Zerosei, le Associazioni di genitori, le librerie. Vogliamo creare le condizioni perché si costituisca un ambizioso progetto di comunità sostenente, una comunità, una provincia, che sta dalla parte della lettura, con forza, con entusiasmo e con determinazione.”

“La Provincia di Brescia – ha dichiarato Filippo Ferrari, Consigliere delegato all’Istruzione - riconosce da sempre le biblioteche quali risorse strategiche di grande valore sociale su cui investire, riconoscimento concretamente dimostrato dall’impegno profuso nel gestire da oltre trentacinque anni, in collaborazione con i Sistemi Bibliotecari locali, la Rete Bibliotecaria Bresciana (RBB): un’infrastruttura di servizi evoluti essenziali per le oltre 300 biblioteche presenti sul territorio. I dati ci dicono che i lettori sono in continua diminuzione. Strategica, quindi, diventa l’alleanza che accomuna diverse istituzioni che si dedicano alla formazione e al progressivo sviluppo della persona. Con la sottoscrizione del Patto, la Provincia rinnova quindi il proprio impegno a promuovere la lettura e a tutelare le biblioteche, in particolar modo quelle scolastiche, strumenti per migliorare l’apprendimento, lo sviluppo personale e colmare il divario educativo.”

Il Patto, sottoscritto anche da Provincia e UST, si prefigge di favorire la nascita di relazioni istituzionali all’interno di un vasto territorio e di creare le condizioni per:
-    Affermare l’accesso alla lettura quale diritto per tutti, nella ferma convinzione che la lettura sia una delle chiavi per diventare cittadini del mondo;
-    Rendere la pratica della lettura un’abitudine sociale diffusa, anche stimolando il protagonismo dei lettori come propagatori del piacere di leggere, e promuovere l’apprendimento permanente;
-    Ridare valore all’atto di leggere, anche ad alta voce, come momento essenziale per la costruzione di una nuova idea di cittadinanza;
-    Avvicinare alla lettura i non lettori, con particolare riferimento alle famiglie in cui si registra un basso livello di consumi e di bisogni culturali, i bambini sin dalla prima infanzia e, ancor prima, dalla gravidanza della madre, i nuovi cittadini, le persone con difficoltà e/o con disabilità che, per motivi diversi, hanno difficoltà a relazionarsi adeguatamente con la lettura;
-    Aiutare chi è in difficoltà: leggere nelle carceri, negli ospedali, nei centri di accoglienza, nelle case di riposo è un’azione positiva che crea coesione sociale;
-    Sostenere le competenze genitoriali e promuovere stili di vita e ambienti favorevoli alla salute nelle comunità attraverso la diffusione della pratica della lettura come indicato anche nel Protocollo d’intesa tra Regione Lombardia e gli Enti Promotori del Programma “Nati per Leggere” per la promozione delle competenze genitoriali attraverso la sua diffusione;
-    Allargare la base dei lettori e delle lettrici abituali e consolidare le abitudini di lettura, promuovendo l’utilizzo delle biblioteche che sono servizi gratuiti e liberamente accessibili;
-    Favorire un’azione coordinata e sistematica per moltiplicare le occasioni di contatto e di conoscenza fra chi legge e chi scrive, pubblica, vende, presta, conserva, illustra e traduce libri consolidando le iniziative di promozione della lettura già collaudate, sviluppandone sempre di nuove e innovative e creando ambienti favorevoli alla lettura.

Il Patto per la Lettura è aperto alla sottoscrizione da parte di entità pubbliche, biblioteche, scuole, associazioni, librerie, case editrici, fondazioni, ospedali, gruppi di lettura, istituti culturali, enti del terzo settore, enti socioassistenziali territoriali, consultori e altri soggetti che condividono le finalità del Patto stesso. Con la sottoscrizione di questo Patto gli enti firmatari assumono volontariamente e nello spirito della leale collaborazione alcuni impegni tesi a valorizzare la lettura e trasformarla in una prassi condivisa. Nel testo del Patto sono declinati a titolo indicativo e non esaustivo alcuni impegni che i vari destinatari individuati come prioritari possono concretamente assumere per conseguire gli obiettivi che il patto si pone.




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