Medico di famiglia a pagamento?

Per la prima volta, in provincia di Padova, nei giorni scorsi è stato introdotto un medico di base privato, “Familydoc”, che con una tariffa media di 50 euro offrirebbe meno attesa, velocità nella prescrizione di ricette e una burocrazia più snella.

A Brescia per ora non è mai esistito nulla di analogo, anche perchè il cosiddetto “medico di famiglia” dovrebbe essere il medico che ti conosce dalla nascita, o che comunque conosce personalmente la tua situazione familiare e lavorativa, e ti cura tenendo conto delle tue peculiarità. “È una figura insostituibile – commenta sul Bresciaoggi il presidente dell'Ordine dei Medici di Brescia, Ottavio Di Stefano - che però oggi ha perso attrattiva. Il fatto che solo si faccia questa ipotesi è l'epifenomeno del fatto che, se non si rafforza la medicina territoriale, il sistema sanitario nazionale è destinato a morire”.

La decisione presa a Padova ha suscitato numerose critiche, ma resta il fatto che quello del medico di base è un lavoro che andrebbe reso nuovamente attrattivo: molti giovani non vi si specializzano più per paura di essere relegati a meri burocrati e a “compilatori di ricette”; molti medici di famiglia abbandonano la professione o cambiano ruolo per il medesimo motivo.

Sulla novità si è espresso anche il valsabbino Gian Antonio Girelli, deputato del Partito Democratico: “Il medico di famiglia a pagamento è l'ultima cosa che speravo di sentire. Si tratta di un'iniziativa discutibile e il fatto stesso che ci sia stata la necessità di arrivare a pensare un servizio simile dimostra che il nostro sistema sanitario nazionale è veramente al collasso.

Un medico di famiglia a pagamento è un servizio contro ogni logica di mutua assistenza: peculiarità del medico di medicina generale è quella di mettere al centro la persona, favorendo la prevenzione e la collaborazione con altri specialisti, cercando di fornire le cure necessarie. Una situazione vergognosa, che va ancora una volta nella direzione di smantellare il servizio sanitario nazionale accessibile a tutti e a tutte le cittadine e i cittadini”.