28 Maggio 2010, 14.00
Valsabbia O
Pensieri&Parole

Le tasse vanno pagate?

di C&C

«Le tasse vanno pagate? Su questo, io ed il tasso non eravamo proprio d'accordo».

 
Perché cercare di riempire d'acqua un colapasta? Mi chiedevo.
E' inutile, perché più ne metti e più ne esce, molto semplice, no? Perché dunque sprecare i propri (pochi) soldi in un pozzo di cui non si vede la fine, non si conosce chi ne attinga ma, soprattutto, non si capisce dove vada a perdersi?
Non so voi, ma spesso se non vedo lo scopo di una cosa che faccio, o che dovrei fare, proprio non mi va di farla. Anzi, mi sembra perfino sbagliato che qualcuno poi mi dica che invece andrebbe fatta.
E così anche per imposte, balzelli e contributi più o meno volontari.
 
Tuttavia, un giorno di qualche tempo fa, in ospedale mi è capitato di conoscere una famiglia piuttosto in difficoltà per una disgrazia occorsa ad un loro caro, un adolescente che giocava a pallone il pomeriggio prima, poi nel letto paralizzato ed appena cosciente il giorno dopo.
Non credo sia possibile neppure immaginare lo stato di confusione angosciosa in cui si trovavano i suoi, quindi non ci ho neppure provato.
Ma di fronte alle enormi, nuove esigenze che il loro ragazzo adesso abbisognava, se non altro veniva da chiedersi come avrebbero potuto fare a garantirgli quelle molte funzioni del vivere, che noi facciamo quasi in automatico, ma che lui aveva bisogno di essere assistito da macchine, persone, medicinali ...
 
Si perché c'era bisogno di un dispositivo per respirare, per alimentarsi, per urinare, per muoversi ... e così via.
E questi dispositivi dovevano essere anche controllati e verificati, oltre che maneggiati con una cura che qualcuno pur doveva spiegargli e rispiegargli, anche perché la conoscenza se uno non ce l'ha ... se la può dare, siamo d'accordo, ma c'è pur bisogno di chi la trasferisca, chi la aggiorni e confronti.
L'ospedale, aveva giĂ  fatto molto a tenerlo in degenza oltre i limiti normalmente previsti, ma prima o poi avrebbe dovuto dimetterlo, per mandarlo a casa dove, dicevano, avrebbe trovato un ambiente piĂą favorevole per il lungo cammino di un recupero affatto scontato.
Ma per le macchine, il personale e le medicine ? Come avrebbero fatto una volta a casa?
 
La risposta è che il reparto nel frattempo aveva provveduto ad attivare una fornitura d'urgenza di tutto ciò di cui avrebbero avuto bisogno... e si parla di diverse decine di migliaia di euro di valore, mica bruscolini.
Tutto quanto veniva fornito, gratis per la famiglia, ed in totale loro sostegno.
Quello è stato il momento in cui la mia ignoranza preconcettuosa si è scontrata con l'evidenza della realtà. Le tasse stavano portando a casa del mio amico tutto l'occorrente per sostenere la vita, a lui ed ai suoi familiari, le tasse avrebbero pagato gli stipendi degli assistenti 'ad personam' (stavolta quest'espressione ha un sapore meno amaro!) e sempre le tasse avrebbero garantito un supporto al suo cammino di riabilitazione.
 
Morale della favola, come direbbe Esopo: la bella notizia è che le tasse servono e serviranno.
E' vero che il tubo che irriga se è bucato è davvero uno spreco che indispone, ma l'acqua rimanente che gli scorre dentro andrà comunque a nutrire terra, piante e frutti.
E per il bene di tutti.
 
C&C
 


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