«Decisi passi avanti»

“Abbiamo registrato toni un po’ fuori dalle righe da parte di alcuni, tutto sommato però ci pare che per il lago le cose si stanno mettendo al meglio. Sicuramente sono stati fatti decisi passi avanti”. Margherita Peroni, bresciana e profonda conoscitrice della Valle Sabbia, ha pochi dubbi quando le chiediamo com’è andata.
Fra le 11 del mattino e il primo pomeriggio di ieri, la Commissione Ambiente in seno al Consiglio regionale che da un mesetto si trova a presiedere, si è occupata del “caso” Eridio e l’ha fatto con un’audizione a vasto raggio con l’obiettivo di raccogliere a riguardo tutti i pareri.

 “Non conosco un modo migliore per procedere – ci dice -. L’unico che può metterti in condizione di comprendere tutte le sfaccettature di una problematica”.
A Milano così c’erano praticamente tutti. Unici assenti gli agricoltori o i loro rappresentanti, che hanno fatto pervenire alla Commissione una lettera secca nei toni, che prendeva decise distanze dall’accordo di programma siglato dai sindaci rivieraschi e dalla Giunta, dopo una trattativa dalla quale anche loro sono stati esclusi.

“Da parte nostra nessuna pregiudiziale rispetto al problema, se non il desiderio che il lago d’Idro torni a vivere – ha assicurato Margherita Peroni -. Prima di tutto abbiamo voluto interloquire con le direzioni generali degli assessorati coinvolti nella questione: Protezione civile, Agricoltura, Reti, Attività produttive. Per chiarire dubbi tecnici, per capire meglio. Poi abbiamo ascoltato gli altri, sindaci e rappresentanti dei Comitati”.
Con loro i rappresentanti degli schieramenti politici in Regione: Vanni Ligasacchi, Arturo e Osvaldo Squassina, Dionigi Guindani, Enio Moretti, all’inizio si è visto anche l’assessore Massimo Buscemi.

“Dopo tutti gli interventi, alcuni dei quali non possono certo essere indicati fra quelli costruttivi, il quadro è risultato essere abbastanza chiaro – ha aggiunto la Peroni -. E’ necessario procedere con urgenza alla messa in sicurezza del lago, poi ci sono gli spazi e le risorse per studiare un piano di risanamento delle acque e per metterlo in pratica, cominciando senza più indugi dal collettamento dei reflui”.
“In tempi brevissimi costituiremo una commissione alla quale parteciperanno anche gli Enti locali, col compito di verificare la progettazione delle opere di regolazione del lago. Partiremo di lì” ha aggiunto.

In aperto contrasto con l’accordo raggiunto a livello regionale, considerato una sorta di iattura per le sorti dell’Eridio, pur con alcuni distinguo si sono dichiarati i comitati degli ambientalisti. In loro sostegno il consigliere regionale Prc Osvaldo Squassina che ieri ha diffuso un comunicato stampa.
Lo riportiamo in un altro spazio.

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