Scuola finita, ora c'è la maturità

Finita la scuola, la maggioranza degli alunni è già in vacanza, tranne per quelli alle prese con l’esame di Stato, come si chiama oggi il vecchio esami di maturità.

Su 212 alunni delle classi quinte dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Perlasca”, nelle due sedi di Idro e Vobarno, in 19 non sono stati ammessi all’esame.

Anche quest’anno l’esame sarà solo orale, con un colloquio di un’ora per ciascun alunno, che partirà con la presentazione di un elaborato il cui argomento è stato assegnato a ciascuno studente dai Consigli di classe, e proseguirà con la disamina di un testo già oggetto di studio nell’ambito dell’insegnamento di Lingua e letteratura italiana e con l’analisi di altri materiali relativi all’approfondimento di diverse discipline.

Ma com’è stato l’anno scolastico appena trascorso? Lo abbiamo chiesto a due studenti valsabbini.

Chiara abita a Mura, Matteo a Barghe. Insieme frequentano la IV Ragioneria al Perlasca di Idro. Come è andato quest’anno scolastico? «Peggio di quello precedente, quando avevamo fatto inizialmente fatica ad abituarci al lockdown e alle lezioni online e poi però ci avevamo preso la misura – ci dice Matteo -. Quest’anno, un poco in Dad e un poco in presenza, è stato invece un disastro: impossibile prendere il ritmo giusto».

E a casa come ci siete sentiti: «Privati della libertà – afferma Chiara -. Intendiamoci, giusto rispettare le regole con quello che stava succedendo, però questo non toglie che mi sentivo in prigione». Già il rapporto coi compagni... «Se vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno questa separazione ci ha fatto un po’ anche bene e ce ne siamo accorti nel momento in cui ci siamo rivisti – dice Matteo -. Prima ci dividevamo in gruppetti ed eravamo capaci di guardarci male per cose di poco conto, che oggi hanno perso importanza. Abbiamo voglia di stare insieme, con tutti quanti, e sono diventate importanti cose che ritenevamo scontate, come la possibilità di abbracciarsi, di darci la mano, di vedere un sorriso che invece è nascosto dalla mascherina». «Possiamo dire che la lontananza ci ha uniti» sintetizza Chiara.

E l’anno prossimo? «Saremo in quinta, per carità, l’ultima cosa che vorremmo è di trascorrere anche solo mezzo anno in Dad, sarebbe un bel problema».

In foto: gli studenti del "Perlasca" Matteo e Chiara