Sappi, la sicurezza in primo piano

In Sappi, la sicurezza è da sempre considerata una priorità in assoluto. Lo ha ribadito lo stesso direttore Matteo Nicoli in occasione della tradizionale giornata “porte aperte” al cui ingresso in stabilimento si sono succeduti autorità, ospiti e i famigliari delle stesse maestranze che nel complesso sono circa 140 ( tra cui negli uffici oltre 20 quote rosa), dove non ci sono interinali e dove si riscontrano stipendi medio alti.

L’azienda, nata nel 1964 prima come Cartiere Trentine e poi Carmignano, originariamente sembrava destinata a Storo, ma all’ultimo l’allora sindaco Pietro Butterini e segretario comunale Bruno Vivari erano riusciti, grazie al loro peso in ambito provinciale, a soffiarla a Storo.

All’incontro in rappresentanza della Provincia c’era l’assessore Roberto Failoni che sulla realtà Sappi è stato esplicito: «La cartiera di Condino è e resta un punto di riferimento lavorativo che negli anni non solo è cresciuta, ma ha garantito occupazione e nel contempo ha sempre diffuso una eccellente immagine di serietà».

A sua volta il numero uno di Sappi non si è fatto disattendere ed ha evidenziato che «il tema della salute e sicurezza deve sempre essere al primo posto nella graduatoria dei valori di ciascuno, indipendentemente che ci si focalizzi su ambiti professionali oppure familiari. Come persona prima ancora che datore di lavoro, desidero che i dipendenti tengano alla loro incolumità e benessere anche al di fuori della cartiera. Un incidente per noi di Sappi rappresenta un evento grave anche se occorso in sfere private».

Trattandosi di tematiche afferenti alla sicurezza di più stretta pertinenza dello stabilimento, il direttore ha rimarcato che il principale target per l’anno 2023 riguarda la partecipazione degli operai agli audit di sito. Queste ispezioni vengono svolte su base settimanale al riguardo di svariate procedure, modalità ed aspetti attinenti la sicurezza. Fino a quest’anno erano svolti esclusivamente da impiegati, ma dal 2023 sono condotti da gruppi misti di impiegati ed operai. L’obiettivo che ci siamo posti – ha soffermato l’ingegnere - è di arrivare almeno a 50 audit verbalizzati, e siamo già a 40 pienamente nelle corrette tempistiche realizzative. Il contributo propositivo degli operai è stato sempre ragguardevole e significativo”.

Nel corso dei titoli di coda l’ingegnere scaligero ha fatto intendere che l’obiettivo connesso alla sicurezza dello stabilimento sarebbe quello di riportare al massimo un infortunio all’anno.