«Rivelazioni d'acqua»: pittoricità del paesaggio e poeticità delle cose

Si aprono allo spettatore di questa mostra immagini che parlano e parole come fotogrammi; non una commistione però, ma un affiancamento di linguaggi. Le fotografie non illustrano i testi né i testi si prefiggono un semplice corredo: si tratta di raccolte nate indipendentemente l’una dall’altra in tempi diversi e accostate qui in uno scambio che possa suggerire o amplificare significati.

Gli autori si sono conosciuti e riconosciuti a posteriori, individuando nei rispettivi lavori i medesimi contesti ispiratori e dinamiche comuni del pensiero creativo.

Si troveranno abbinate così fotografie concettuali rivelatrici di codici sottesi e poesie visive, nate in medesimi contesti, che li decriptano; viceversa, testi apparentemente ermetici trovano luci interpretative in immagini paesaggistiche. Si appaiano creazioni o decodifiche di metafora; colori, ambienti e simbologie naturali si rispondono sfumandosi o potenziandosi.

Un lavoro appassionante per Giuseppe Mongiello e Camilla Ziglia, che propongono al visitatore un percorso di senso tra i paesaggi del Lago di Garda e le sue acque di volta in volta rivelatrici o mistificatrici, uno stimolo a lasciar parlare dentro di sé le allusioni di cui sono capaci la fotografia e le sonorità della parola poetica, “quella bellezza clandestina, animalesca e religiosa”, che “non appartiene alla cultura delle merci”.

L'inaugurazione è fissata alle ore 18.00. La mostra resterà aperta fino al 21 ottobre, nell’orario di apertura della biblioteca.