Conversione energetica, Roè Volciano escluso dalla fase due

E' già “work in progress” da diversi mesi la transizione di tutti i comuni del bresciano nelle CER, acronimo per “Comunità energetiche rinnovabili”.

Si tratta di un'opportunità importante per il finanziamento della conversione energetica degli edifici comunali, che permetterà ai privati di ottenere contributi a fondo perduto per milioni di euro.

Regione Lombardia ha emanato un apposito bando per il quale la manifestazione di interesse scadeva il 31 dicembre 2022, e tutti i comuni hanno fatto domanda per accedere alla fase 2 del finanziamento, servendosi di un partner tecnico per perfezionare la domanda.

Molti comuni valsabbini si sono affidati a Secoval, mentre altri, soprattutto nella zona del medio Garda e della Valtenesi, hanno scelto Gardauno.

Tra questi ultimi anche il comune di Roè Volciano, che lo scorso dicembre, al momento della pubblicazione dell'elenco dei comuni ammessi nelle CER, ha appreso di essere stato escluso dal finanziamento (e con lui molti altri) poiché la domanda di partecipazione è stata giudicata inammissibile in quanto “risultata non conforme a quanto esplicitato nel bando”.

La presunta non conformità risiederebbe nel fatto che la domanda è stata sottoscritta dal soggetto delegato dal Comune (Gardauno, ndr), anziché dal sindaco o da un funzionario comunale.

L'amministrazione comunale ha fatto ricorso al TAR per tutelarsi. “Tale motivazione – si legge nella delibera di Giunta - appare ad un primo esame esasperatamente formalistica e non conforme al principio di leale cooperazione tra Enti”.

Furente la minoranza consiliare, che ha presentato un'interpellanza chiedendo al sindaco Mario Apollonio di illustrare in consiglio comunale le ragioni per le quali la domanda di adesione alla CER non sia stata inoltrata dal preposto ufficio comunale, come indicato dal bando, bensì da Gardauno, “cagionando così l’esclusione della nostra municipalità dall’elenco dei comuni meritevoli di accesso alla seconda fase.

L’esclusione di Roè Volciano – si legge nell'interpellanza - pregiudicherà l’approvvigionamento di fondi per i progetti di transizione energetica dei prossimi anni, cruciali per il nostro territorio, preconfigurando un danno erariale a cui il ricorso presentato dalla Giunta presso il TAR non darà alcuna giustizia.

Il rigetto della domanda avrebbe inoltre dovuto essere tempestivamente comunicato al consiglio comunale, così come il ricorso presentato dall'amministrazione”.