Pertica Alta ha ottant'anni

Il comune di Pertica Alta, che si estende sui rilievi montuosi che dividono la Valle Sabbia dalla confinante Valle Trompia, ha ottant’anni. Il 16 novembre 1928 i soppressi comuni di Belprato, Livemmo e Navono, che potevano contare complessivamente su una superficie territoriale di 2001 ettari, furono riuniti sotto il nome di Pertica Alta. La nuova realtà amministrativa venne istituita in forza di un regio decreto legge del 1927 che conferiva al governo dell’epoca pieni poteri per attuare una revisione generale delle circoscrizioni comunali attraverso la soppressione o la riunione di enti territoriali.

In questi lunghi decenni, il comune di Pertica Alta è stato investito da molti dei problemi che dal Secondo dopoguerra hanno segnato le zone montane: il progressivo calo demografico, il forte pendolarismo e il reddito pro capite tra i più bassi della provincia. Al tempo dell’unificazione, nel 1928, gli abitanti di Pertica Alta erano 1.008 oggi sono 622, dispersi nei sei piccoli borghi di Belprato, Livemmo, Odeno, Lavino, Navono e Noffo.

Tuttavia, a fronte di questi indubbi fattori di criticità, emerge in questi ultimi anni qualche buon segnale, qualche elemento di speranza. Per la prima volta dal dopoguerra, i numeri dell’ultimo censimento registrano un incremento, seppure lieve, della popolazione. E proprio dall’arresto dell’esodo, l’amministrazione comunale guidata da Denis Zanolini è ripartita per dare nuove prospettive a questa terra che è stata amata da artisti e uomini di cultura come Pompeo Momenti, Edoardo Togni, Ottorino Garosio e Angelo Fiessi.

La montagna regola la pianura, dice un vecchio proverbio, infatti, oggi la permanenza della popolazione garantisce il presidio del territorio, al fine di curare il patrimonio idrogeologico per evitare frane e alluvioni che potrebbero compromettere le aree di fondovalle. Di più: nell’ultima fase il comune di Pertica Alta ha attuato azioni volte a valorizzare la storia, la cultura e il folclore di questo territorio per favorire attività miranti a sviluppare occupazione e reddito. Non è certo un caso che alcuni operatori abbiano aperto in Pertica attività turistiche con il dichiarato obiettivo di richiamare villeggianti attenti alla qualità e alle tradizioni. La ricerca di alimenti sani da parte di una clientela di nicchia potrebbe essere il volano di un turismo gastronomico e culturale che nella zona può ammirare un paesaggio che testimonia una storia di grande suggestione.

Invia ad un amico Visualizza per la stampa

Vedi anche