Sul sentiero del Carso una nuova capannina

Una nuova capannina con le indicazioni riguardanti il Sentiero del Carso Bresciano è stata installata nei pressi della chiesetta di San Martino, a Marguzzo, frazione montana di Paitone.

Interamente realizzata dall’Associazione “Naturalmente”, che ha ideato e segnato il Sentiero, la capannina è posizionata sulla strada comunale di collegamento con Marguzzo, all’intersezione della carreggiabile che conduce alla chiesetta, lungo il percorso contrassegnato col numero CAI 530.

Il tabellone, relativo al tratto del Sentiero compreso nel comune di Paitone, integra le fronteggianti paline in legno ubicate, come indicato, alla Pieve di S. Martino in un punto distante 37 minuti di cammino dal Santuario dell’Assunta e 18 minuti dalla frazione di Sarzena.

Il Sentiero del Carso Bresciano è una concatenazione di tracciati lunga 66,5 km, distribuita su dieci comuni: Rezzato, Botticino, Serle, Vallio Terme, Gavardo, Prevalle, Paitone, Nuvolento, Nuvolera, Mazzano.

Le dieci tappe, che iniziano e si concludono al Parco di Bacco a Rezzato, sono così suddivise: 1° tratto) da parco di Bacco Rezzato a Crosal Botticino (lunghezza 5,4 km, ore 2 di percorrenza), 2°) da Crosal Botticino a Castello Serle acquedotto (4,8 km, ore 2.05), 3°) da Castello Serle a Miravalle Vallio Terme (8,6 km, ore 4.14), 4°) da Miravalle Vallio a Fostaga Gavardo (12,1 km, ore 4.39), 5°) da Fostaga Gavardo a S.Carlo Gavardo (8,2 km, ore 3.37), 6°) da S. Carlo Gavardo a S. Carlo, giro monte Budellone Prevalle (3,8 km, ore 1.41), 7°) da S.Carlo a Fonte Rudone Paitone, tratto compreso nel comune di Paitone (5,9 km, ore 2.26), 8°) da Fonte Rudone Paitone a via Parolo Nuvolento, confine con Nuvolera (4,2 km, ore 2.13), 9°) da via Parolo Nuvolento/Nuvolera ad alpini Mazzano (5,6 km, ore 2.46), 10°) da Alpini Mazzano a Parco di Bacco Rezzato (7,9 km, ore 3.06).

Il tratto di Paitone - come illustra la guida stampata nel maggio 2019 dall’Associazione “Naturalmente” - “si sviluppa sulla formazione geologica della Corna, che dà luogo a fenomeni carsici in superficie, testimoniati da frequenti affioramenti rocciosi, assenza di acqua in superficie e vegetazione spesso rada”.

Lungo il sentiero si osserva “la bella Pieve di S. Martino, la cui costruzione risale al settimo secolo”. In zona Marguzzo - Sarzena - ricorda la guida - “sono stati rinvenuti utensili del Paleolitico inferiore e sono state riscontrate tracce di un ‘castelliere’ preistorico”.

Superato il cippo con incisa una “croce della Salve Regina”, si arriva al Santuario della Beata Vergine (che celebra l’apparizione del 1532), dal quale si scende alla chiesa di S. Rocco, eretta nel sedicesimo secolo. Nella successiva discesa “si raggiunge la Fonte del Rudone (il Fontanone)”, un’importante risorgiva alimentata d un circuito carsico nelle montagne soprastanti ed “utilizzata fin dall’anno mille dai monaci benedettini per uso agricolo”.

Il Sentiero del Carso Bresciano rappresenta un’importante opportunità di conoscere la specificità delle piccola catena montuosa (quota massima la cima del monte Ucia, a 1.169 metri ) compresa approssimativamente fra i solchi del fiume Chiese e del torrente Garza e caratterizzata da una spiccata fisionomia carsica, segnatamente, ma non solo, nell’altopiano di Cariadeghe, con abbondanza di doline, pozzi, inghiottitoi, campi carreggiati e importanti grotte quali, per esempio, l’omber del Zel e l’omber en Banda.

Ma non c’è solo natura: anche storia, arte e devozione, con rilevanti testimonianze di presenze umane preistoriche, reperti faunistici, chiese e santuari (Paitone, Nuvolento, Rezzato).

Un ambiente e una meta da non perdere. E soprattutto da godersi senza fretta.