Non ce n'è più, ma solo «per decreto»

A Odolo, dopo le rassicuranti rilevazioni che da 6 mesi mostrano le polveri sottili Pm10 sotto i livelli di guardia, ora «sparisce» anche il Pcb.
L’industrializzata Odolo sarebbe dunque diventata un’isola felice per qualità dell’ambiente? Probabilmente non è proprio così. Sul Pcb i dati vanno spiegati e interpretati: sono semplicemente sati innalzati i parametri di legge.
Intanto però ci sono le rilevazioni della centralina dell’Arpa sulle polveri sottili, le Pm10, che da 6 mesi stanno sotto la soglia di attenzione dei 50 nanogrammi per metro cubo. E ora c’è anche la nota dell’Asl di Brescia che, sulla base del nuovo Testo unico sull’ambiente, il Decreto 152/06 che ha modificato i limiti del Pcb, richiede all’Arpa una nuova valutazione.

La nuova normativa ha praticamente cambiato le carte in tavola. «L’Arpa ci ha comunicato - spiega il sindaco di Odolo Fausto Cassetti - una volta terminate le rilevazioni analitiche richiestele dall’Asl, che sulla base della nuova normativa non si rilevano più superi di Pcb ad Odolo. Di conseguenza, i sei siti odolesi che fino a ieri risultavano contaminati, oggi per legge non lo sono più».
Lo dicono nero su bianco le autorità sanitarie: formalmente l’inquinamento non c’è più, anche se di Pcb ce n’è non meno di prima. «Si esprime quindi parere favorevole - recita la nota dell’Asl cittadina a fine ottobre - alla revoca dell’ordinanza 34/03 (l’ultima emessa dalle autorità comunali) che riguarda alcune aree di Odolo».

A questo punto al primo cittadino odolese non è rimasto altro da fare che adeguarsi alla nuova normativa e revo care tutte le ordinanze precedenti relative alla questione Pcb: «Non ho potuto far altro che prendere atto dell’innalzamento dei limiti del Pcb, che lo fa "sparire" da Odolo, facendo così sparire anche tutte le limitazioni che le ordinanze causavano». Via libera, per esempio, al consumo di ortaggi coltivati sui terreni prima «off limits».
«Ma nei valori del Pcb registrato in paese non è cambiato assolutamente nulla. Solo che, con quegli stessi valori, i luoghi che ieri erano contaminati oggi non lo sono più».

Massimo Pasinetti da Bresciaoggi

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