Di nuovo potabile

 
E' successo a Lavenone dove i punti prelievo dell’acqua potabile nelle frazioni montane di Presegno e Bisenzio, per qualche tempo, hanno manifestato una “non rispondenza delle acque ai parametri di sicurezza per il consumo umano». 
«Parametri che la norma inserisce come indicatori e il cui mancato rispetto non determina automaticamente la non potabilità» si afferma in A2A.

Per maggior tutela nei confronti dei cittadini ed in attesa di ulteriori controlli, il sindaco di Lavenone Franco Delfaccio, venerdì scorso ha comunque emesso ordinanza “...contingibile ed urgente relativa al divieto di utilizzo ai fini alimentari dell'acqua erogata dall'acquedotto di Presegno e Bisenzio”.

Così la situazione è rimasta fino a ieri quando l’ordinanza sindacale è stata revocata a seguito di una nota da parte di A2A Ciclo Idrico che indicava per l’acquedotto di Presegno un rientro nei parametri già dai giorni precedenti ed un rientro nei ranghi anche per quello di Bisenzio, con «un sensibile calo dei valori che lascia presumere un rientro nei limiti previsti presumibilmente nella giornata di domani (oggi martedì per chi legge)».

Nel caso di Bisenzio il problema era relativo alla presenza nell’acqua di alluminio, cosa che sembra essere successa anche in passato e di cui non si conoscerebbe la causa, ma sarebbe da escludere.

Diverso il caso di Presegno, dove le analisi avevano indicato la presenza di spore di Clostridium Perfrigens, batterio che può arrivare a provocare diarrea e crampi intestinali.
In questo caso A2A ciclo idrico si è immediatamente attivata per attuare tutte le misure necessarie come il lavaggio dei serbatoi ed il controllo del dosaggio di disinfettanti.

Nel frattempo, per ovviare alla mancanza nelle frazioni di acqua per bere e per cucinare, A2A ha fornito all’Amministrazione comunale quattro cisterne di acqua prelevata in città del peso ciascuna di 15 quintali (1250 litri il contenuto).

Sindaco e Protezione civile hanno poi provveduto a caricare i contenitori d’acqua uno alla volta con una ruspa sul “Bonetti” del Comune, per portarli in quota e distribuirli ai residenti.
A Presegno e Bisenzio, in tutto, in questo periodo abitano una cinquantina di persone.