Ecco come sarà la nuova galleria

Sarà sommersa, avrà la portata massima di 340 metri cubi al secondo e sarà dotata di soglia fissa che non permetterà al lago di scendere al di sotto di 367,20 metri misurati all'idrometro di Idro.
È la risposta dei sindaci rivieraschi dell’Eridio a quanti, dopo la sottoscrizione avvenuta la scorsa estate di un accordo di programma con la Regione Lombardia per la messa in sicurezza del lago, li hanno più volte accusati di aver svenduto l’Eridio.

L’annuncio al Pirellino
L’annuncio è stato dato in occasione di una conferenza stampa che ha avuto luogo ieri nel «Pirellino», alla presenza dei tecnici, dei funzionari e degli amministratori interessati. «In questi mesi non siamo stati con le mani in mano - ha affermato il vicesindaco bagosso con delega al lago Enzo Melzani, levandosi un bel sasso dalla scarpa -. Come avevano già detto, ci siamo preoccupati di far appurare dal punto di vista tecnico quale fosse la soluzione migliore per garantire che le nuove opere di regolazione non permettessero il prelievo idrico al di sotto della fatidica soglia di 367,20».

Soluzione di compromesso
La soluzione migliore sarebbe stata quella studiata nei mesi scorsi e prevista dalla progettazione preliminare, hanno poi spiegato i tecnici Maione e Giacomelli. Quella adottata sarebbe invece il frutto di una mediazione studiata per garantire i criteri di sicurezza ed il minimo impatto ambientale, all’interno della spesa prevista di circa 30 milioni di euro, e allo stesso tempo evitare il rischio di abuso della struttura, cioè che possa essere tolta più acqua e magari per scopi diversi da quelli legati alle emergenze.
L’opera verrà a costare un milione di euro in più e farà il paio con il nuovo sistema di paratoie, anche quelle con soglia minima fissata a 367, come quella attuale. La «stazione appaltatrice» sarà Infrastrutture Lombarde Spa, l’azienda regionale, entro il 23 marzo di quest’anno verranno accolte le offerte e chi verrà designato dovrà produrre la progettazione definitiva/esecutiva oltre che produrre la Valutazione di impatto ambientale che in questo caso è di livello nazionale.

Appalto entro il 2010
«Prevediamo di riuscire ad appaltare i lavori entro il 2010 e che nel 2013 possano essere conclusi» ha detto Carlo Giacomelli. Il dirigente dell’Ersaf Paolo Baccolo ha posto l’accento sul fatto che si è trattato di un accordo che ha permesso a diverse amministrazioni pubbliche la convergenza su una lunga serie di obiettivi. Fra gli altri, infatti, erano presenti l’assessore provinciale Corrado Scolari che con il suo staff ha curato la formulazione del Piano di emergenza che ha permesso tre anni fa di alzare il livello del lago.

Paleofrana e qualità dell'acqua
Il presidente della Comunità montana Ermano Pasini che ha fatto il punto della situazione sul collettamento dei reflui per migliorare la qualità dell’acqua. I sindaci, che in ultima analisi hanno avuto un ruolo attivo nell’indicare le soluzioni possibili e condivisibili.
La Regione Lombardia col compito di strutturare idraulicamente il lago e con tutto l'interesse a fare in modo che le scelte conseguenti venissero accettate anche localmente.
Novità anche sul fronte paleofrana, da tempo monitorata dall’Arpa, che sarà oggetto di un intervento di drenaggio delle acque superficiali, studiato dal prof. Simonini dell’Università di Padova. Insomma: se potrà uscire acqua in più, dal lago d’Idro, sarà dalla galleria dell’Enel, ma questa è un’altra storia.

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