«Amici per la pelle», storia di un'amicizia

“Amici per la pelle” è il nuovo libro del giornalista, scrittore e storyteller gavardese Emanuele Turelli che sarà presentato questo sabato alle 18 presso il parco dell’Isolo di Gavardo.

Il libro (che presto diventerà anche uno spettacolo) narra della splendida amicizia fra Jesse Owens e Luz Long, nata durante le Olimpiadi dei nazisti, nel 1936 a Berlino.

Jesse Owens è stato uno dei più grandi atleti americani. Originario dell’Alabama, visse gran parte della sua vita in Ohio. Durante le olimpiadi del 1936 a Berlino vinse quattro medaglie d’oro, una per ognuna delle gare a cui partecipò: 100 metri, 200 metri, staffetta e salto in lungo.

Le quattro medaglie d’oro a Berlino furono il punto più alto della sua carriera sportiva e della sua vita, ma non portarono soltanto onori sportivi: portarono in dote la splendida amicizia nata con il suo più valoroso avversario, il tedesco Luz Long.

Luz Long, nato in Germania da una famiglia agiata e borghese, ha dato il meglio della sua carriera da saltatore fra il 1935 e il 1938, è stato primatista europeo e poi protagonista nelle olimpiadi del 1936 a Berlino. Crebbe sportivamente al prestigioso circolo dello sport di Lipsia.

Luz Long e Jesse Owens il 4 agosto 1936 si resero interpreti di uno dei più bei gesti sportivi mai visti nella storia dello sport e in particolare dello sport olimpico. Durante la fase decisiva della gara di salto in lungo i due atleti si aiutarono a vicenda, in un giorno freddo e cupo dell’estate berlinese.

Nacque in quelle ore un’amicizia cristallina fra i due, coltivata per diversi anni tramite lettere intense e intrise di grandi significati. Nell’ultima di quelle lettere i due si sentivano talmente vicini l’uno all’altro che si apostrofavano chiamandosi “fratelli”.

Il libro si pregia della prefazione di Juri Chechi: «La storia e l’amicizia di questi due straordinari atleti – scrive il ginnasta olimpionico – e ancora di più… di questi due straordinari uomini, protagonisti delle vicende narrate in questo libro, raccontano ancora una volta che cosa è in grado di realizzare quello che chiamiamo lo “Spirito Olimpico”. E allora, di fronte a questa storia, svesto i panni di atleta e vesto quelli di uomo e di padre: abbiamo il dovere di raccontare e far conoscere queste gesta umane perché è soprattutto grazie a queste storie che possiamo coltivare il sogno di vivere in un mondo migliore e trovare gli stimoli per contribuire a costruirlo, giorno dopo giorno».

All’incontro, promosso dall’associazione culturale Violet Moon in collaborazione con l’assessorato alla Cultura di Gavardo parteciperà il giornalista della Gazzetta dello Sport Gian Paolo Laffranchi, con la partecipazione di Daniele Gozzetti e Davide Bonetti.

Prenotazione obbligatoria via WhatsApp al num. 347.6408312