La crisi continua, boom di domande per i buoni spesa

A quasi due anni dall'inizio della pandemia da Covid-19 gli effetti della crisi economica non si sono affatto ridotti, così come del resto l'avanzare della pandemia stessa, anche se in misura più contenuta rispetto allo scorso anno grazie alla massiva campagna vaccinale.

A Gavardo poco prima di Natale è stata pubblicata la graduatoria per l'assegnazione di buoni spesa per l'acquisto di generi alimentari di prima necessità nei negozi convenzionati del paese. A fronte di circa cento domande effettuate da famiglie in difficoltà, ne sono state ammesse e finanziate – alcune per intero, altre solo parzialmente – ben 89.

“Saranno erogati buoni spesa per un valore vicino ai 50mila euro – riporta Bresciaoggi - con una media di circa 500 a famiglia, anche se in realtà la forbice, sulla base di requisiti tra cui il reddito, i figli minorenni, i disabili, va da un'erogazione massima di mille euro, in questo caso per un solo nucleo familiare (ma con 8 minori), per scendere a un'altra da 850, ad alcune da 700, 600 e ancora a scendere, fino a un minimo di 25 (l'equivalente di un buono spesa) per le famiglie a cui è stato concesso un finanziamento solo parziale.

I buoni più consistenti sono stati distribuiti a quelle famiglie alle quali è stata riconosciuta una riduzione della capacità economica a causa della pandemia, per la perdita del lavoro, la cessazione di un'attività, o peggio, la malattia o la scomparsa di qualche congiunto”.

Anche questi aiuti sono stati finanziati dal fondo di solidarietà alimentare, erogato dal Governo anche per la seconda metà del 2021.

Le attività gavardesi convenzionate per l'utilizzo dei buoni spesa sono il Bennet e il Family Market, l'ortofrutta Ebranati di via Falcone, la macelleria Marsiletti in piazza Zanardelli, il minimarket e la forneria Lissana in via Terni e la farmacia Santa Chiara in Piazza De Medici.