Accoglienza per i bambini Saharawi

Gli “ambasciatori di pace” del popolo Saharawi sono tornati in Valsabbia. Dopo gli anni della pandemia, sono tornati i viaggi della speranza per i bambini Saharawi, accolti dai volontari dell’associazione Rio de Oro.

Sono nove bambini accompagnati da due adulti. Oltre ad essere un periodo di vacanza lontano dal caldo dell’estate africana, per molti di loro è anche l’occasione per essere sottoposti a visite e cure mediche che nei campi profughi sono loro negate.

Questi bambini vivono abitualmente in un campo del sud-ovest dell’Algeria, nei pressi della città di Tindouf. Da quasi cinquant’anni questi rifugiati attendono di poter rientrare nella propria terra d’origine, da cui sono stati allontanati a seguito di un conflitto con il Marocco. Nel 1976 il popolo Saharawi si è costituito in repubblica, ma il percorso di autodeterminazione, pur riconosciuto dall’Onu, è sempre stato ostacolato.

Sabato sera presso l’oratorio di Gavardo si è tenuta una festa per ringraziare i volontari e gli enti che contribuiscono all’accoglienza: il Comune e la parrocchia.

I piccoli «ambasciatori di pace» sono giunti in Vallesabbia da Capriano del Colle, dove si trovavano nelle scorse settimane; dopo il periodo passato a Gavardo, concluderanno la propria esperienza bresciana a Caino, accolti presso l’oratorio.