Raspelli chiede un milione di euro

C’è chi lavora tra i fornelli e chi invece, seduto a tavola, assaggia e giudica le leccornie prodotte da altri per lavoro. A volte le due figure hanno contatti amichevoli; ma non sempre. Per esempio, lo chef Walter Valerio, titolare del noto ristorante «Benedetto Girelli» di Barghe, ha sfruttato la ribalta televisiva di «Striscia la notizia» (e in particolare la rubrica «Fornelli polemici») per accusare il critico gastronomico Edoardo Raspelli di aver scritto (sul quotidiano «La Stampa») un articolo sul suo locale senza neppure esserci stato.
Ovviamente la cosa ha molto infastidito il conduttore del programma «Mela verde», il quale del parlare e scrivere solo in base a prove dirette fa il suo cavallo di battaglia. Anche per gli oltre 6 milioni e mezzo di spettatori che hanno ascoltato in diretta le accuse rivoltegli.

E la reazione non si è fatta attendere, rappresentata da una querela e da una richiesta di risarcimento danni colossale da un milione di euro.
«È un ristorante che frequento fin da quando ero ragazzo - smentisce Raspelli - è l’ultima volta che ci sono stato era il 14 dicembre 2006, come dimostra la ricevuta fiscale da me pagata, e che mi è stata rimborsata da "La Stampa", allegata alla querela».
Una querela penale di 15 pagine, nelle quali Raspelli ripercorre tutte le tappe della sua carriera: «Enormi sono gli sforzi compiuti per costruirmi una credibilità professionale incontestabile, basata proprio sul fatto di accertare sempre direttamente pregi e difetti di ciò che devo giudicare e recensire, e di dare sempre e comunque oggettività al mio giudizio».

Insomma, l’accusa di Walter Valerio, impegnato a ribadire più volte in trasmissione che «Raspelli ha criticato il mio ristorante senza esserci mai stato», potrebbe costare assai cara allo chef: un milione di euro è la somma chiesta a risarcimento sulla base dei calcoli dei legali torinesi (la città in cui vive) scelti da Raspelli, per gli attuali e futuri danni potenziali che potrebbero derivare al critico da quelle che lo stesso definisce invenzioni.
«Ora - commenta lo chef - partirà subito la controquerela, perchè Raspelli ha voluto giocare in contropiede mischiando le carte: l’articolo di cui io ho parlato a "Striscia la notizia" è del 2008, quando il critico è stato in Valsabbia e ha mangiato in un ristorante di Nozza, non da me. L’articolo relativo al 2006, come mostra la sua ricevuta, riguarda un passaggio precedente che non ha nulla a che fare con le affermazioni dell’articolo del 19 gennaio 2008, quello a cui io mi riferisco».
«Ho già chiamato quelli di Striscia - conclude - che lunedì (oggi) rimanderanno in replica la trasmissione mostrando l’articolo che io ho, secondo me, criticato giustamente, perchè lui da noi non era passato. Raspelli nel mio ristorante, che è totalmente mio dal settembre 2007, da quel lontano 2006 non ci ha più rimesso piede. Questa è la verità».

Massimo Pasinetti da Bresciaoggi

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Della faccenda ce n'eravamo occupati, ad aprile del 2008, anche noi di Vallesabbianews, pubblicando il "pezzo" di Raspelli sulla Stampa.
http://www.vallesabbianews.it/PaeseDettaglio.asp?NumArt=4497

Questi erano stati i commenti fatti e ricevuti

Commento aggiunto il 13/04/2008 alle ore 10.26.16 da ubaldo
Senza voler mettere in discussione il "sei e tre quarti" che l'esperto di culinaria ha ritenuto di dovere assegnare al "Croce Bianca", noi di vallesabbianews.it ci dissociamo dal tentativo di indicare la pizzeria ristorante di Nozza come l'erede dell'arte mangiatoria di Benedetto Girelli.
Neppure comprendiamo perchè Raspelli abbia sentito il dovere di "snobbare" la nuova gestione di Barghe per poi operare questo tentativo.
Ovvio che di quello che scrive Raspelli è lui a risponderne, noi ci siamo semplicemente sentiti in dovere di riportare sulle nostre pagine le considerazioni di un noto personaggio che riguardano vicende valsabbine, col preciso intento di stimolare eventuali discussioni sull'argomento.
Ubaldo Vallini

Commento aggiunto il 11/04/2008 alle ore 13.23.23 da assenzio
Voi scrivete audace e qui di audace c'è solo il rapporto fra chi si vanta di aver portato Raspelli in valsabbina e chi ha in gestione il ristorantino di nozza.
Forse Raspelli è passato da Barghe il giorno di chiusura perchè il ristorante che era di Benedetto è ancora aperto e fa da mangiare più che bene.
Oppure il "popolare gastronomo" è rimasto abbagliato da qualche faro puntato con sapienza negli occhi o nelle capaci tasche dei pantaloni.
assenzio

Leggi anche: Abita ancora a Barghe la cucina valsabbina

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