06 Aprile 2022, 18.11
Bagolino
Lettere

Non-Carnevale di Bagolino, l'Amministrazione dice la sua

di Il sindaco e l'Amministrazione comunale

Facendo seguito alla lettera da noi pubblicata il 18 marzo scorso a firma dei responsabili della Protezione civile di Bagolino, dall'amministrazione arrivano punto per punto le spiegazioni. Lettera lunga, ma interessante


"Il fatto che io sia capace di attaccare un bottone non fa di me un sarto”.
Considerazioni sul Carnevale di Bagolino e Ponte Caffaro e sulla lettera della protezione civile di Bagolino.

Passato il Carnevale, o forse sarebbe meglio definirlo il non-Carnevale 2022, ci sembra doveroso fare alcune considerazioni in risposta a quanto scritto, chiesto e inopportunamente detto nelle due Comunità di Bagolino e Ponte Caffaro e a quanto indirizzato all'Amministrazione da parte della protezione civile di Bagolino.

Se ne sono pronunciate tante, soprattutto accuse nei confronti dell'Amministrazione, ma molte senza alcuna nozione di causa.
Purtroppo, visti dall'esterno, alcuni meccanismi burocratici obbligatori (invisibili ai più) che vincolano la vita della comunità sembrano al cittadino assurdi, se non addirittura ingiusti.
Ma chi amministra, questi obblighi, li deve rispettare.

Essere amministratori significa anche rispettare e fare rispettare alcune regole, volenti o nolenti. E finché nelle cose non ci entri con tutte e due i piedi, non le puoi capire, non le puoi sapere o valutare con la giusta percezione: non basta saper attaccare un bottone per saper fare il mestiere del sarto, insomma....

Nel 2020 il Carnevale fu bloccato la domenica mattina, quando già aveva preso il via, da una pandemia che richiedeva di evitare il propagarsi del virus. L'anno seguente, in piena emergenza Covid, non si pensò nemmeno lontanamente alla possibilità di celebrare il Carnevale e, a malincuore, si annullò ogni festeggiamento.
Quest'anno la maggior parte della popolazione era rassegnata all'idea del ripetere un altro Carnevale silenzioso, o comunque con forti limitazioni a causa delle normative Covid.

In una riunione in sala Consiliare con i rappresentanti del Carnevale ci veniva chiesto di poter trovare un modo per permettere i festeggiamenti. La risposta fu che, purtroppo, allo stato delle cose, nessun tipo di festeggiamento era permesso.
Pochissimi giorni a seguire, con l'emanazione delle nuovissime linee guida del Ministero della Salute per le sagre e per le fiere, la richiesta ci è stata nuovamente sottoposta.

Normativa in mano, animati dalla domanda dei nostri cittadini e dalla loro e dalla nostra voglia di tornare a rivivere il nostro Carnevale dopo due anni di privazione, chiediamo un incontro in Prefettura per ottenere delle risposte in merito alla possibilità di svolgere la manifestazione.
In molti si chiederanno il motivo del fatto che sia necessario richiedere il consenso alla Prefettura.

Ebbene, in seguito agli eventi di Piazza San Carlo di Torino del giugno 2017 che portarono alla morte di 3 persone a quasi 2 mila feriti, e per i quali sono stati processati, tra gli altri, alcuni membri della Polizia Locale e sei dirigenti del Comune, è stata emanata una Circolare del Ministero dell'Interno che detta delle regole precise e molto severe da seguire in occasione dello svolgimento di manifestazioni che prevedano l'afflusso di molteplici persone.

Il Carnevale di Bagolino è una di quelle manifestazioni che rientrano tra quelle sottoposte a queste normative.
In base a questo dettato si deve comunicare agli organi supremi di sicurezza, quali Prefettura e Questura, che nel proprio comune è previsto un afflusso di persone in occasione di un evento. Si presenta un piano di sicurezza e si dispone tutto quanto il necessario affinché tutto possa svolgersi in modo tranquillo, garantendo appunto la sicurezza di quanti a questa manifestazione partecipino.

Non è assolutamente vero che
il Comune di Bagolino si è fatto trovare impreparato alla richiesta di presentare un piano di sicurezza: il piano è già presente. E' stato preparato e disposto in occasione della Transumanza del 2019 e del Carnevale del 2020 (ma quando le cose vanno lisce nessuno sa che lavoro sta dietro le quinte.....).
La nostra Amministrazione non ha avuto alcuna difficoltà a preparare e attuare un piano di sicurezza in tali occasioni. Ha emanato un manifesto del Carnevale, come da richiesta della Prefettura, mai presentato negli anni precedenti.

Falso pensare che le vie di accesso al Paese da controllare siano solo due: sono almeno una dozzina (vie di accesso non sono solo quelle carraie ma anche quelle pedonali, e pensate a quante sono a Bagolino).
Non è possibile, come afferma, qualcuno, bloccare l'accesso a Sant'Antonio per il fatto che Bagolino è via di transito per altre destinazioni.

Altro problema, di peso ben più importante sta nel fatto che il Carnevale di Bagolino sia stato negli anni prima del Covid teatro di episodi negativi: scene di ubriachezza molesta che hanno provocato danni a cose e persone, liti, coma etilici e tanto altro.
Sul tavolo delle forze dell'ordine sono presenti denunce rilevate negli ultimi carnevali, prima della nostra Amministrazione, raccolte in entrambe i Paesi, che segnalano il nostro Carnevale come manifestazione a carattere rischioso e da regolamentare in modo da evitare il verificarsi di tutto quanto elencato.

Poter concedere la manifestazione del Carnevale implica, quindi, necessariamente, emettere delle regole che evitino il verificarsi di tutti questi casi dovuti all'eccessivo consumo di alcool, consumato sul territorio, che venga acquistato in loco 0 portato nei famigerati zaini dei ragazzini. Emanare un'ordinanza di divieto di consumo, vendita e somministrazione alcool potrebbe essere parte della soluzione per iniziare a dare un nuovo volto al Carnevale.
Sarebbe una soluzione molto probabilmente provvisoria, che lascerebbe spazio allo svolgersi di un Carnevale più sano e ordinato.
Di certo non è possibile paragonare, come si è fatto, il nostro Carnevale a quello di Comuni limitrofi: carnevali di ben minori proporzioni e senza un background come il nostro.

Sia ben chiaro, non comporta rischio lo svolgersi del rituale delle danze dei balarì, non comporta nessun pericolo lo scorrazzare delle maschere nei vicoli e nelle piazze, nessun pericolo viene dato dalla presenza di un sano turismo interessato alle nostre tradizioni. Il pericolo consiste nell'abuso indiscriminato di alcool che avviene nei 3 giorni del Carnevale, qualunque sia la sua provenienza.
Il Carnevale, come sottolineato nell'incontro in Prefettura, deve tornare ad essere un momento per rincontrarsi nelle vie e nelle case, per festeggiare e svagarsi in tutta sicurezza.

Il Carnevale deve tornare ad essere
quello che si riesce a fare rivivere nel giovedì degli antichi valori. E per fare questo è necessario risolvere i problemi che lo affliggono. Mettersi a tavolino e avere la volontà di trovare tutti insieme la strada giusta.
Siamo ben consapevoli che il Carnevale costituisca per alcuni esercenti una grossa fetta degli introiti annuali, ben importante soprattutto in un periodo di chiusure e forti limitazioni.
La soluzione va trovata anche in quest'ottica. E' necessario, soprattutto, trovare il modo di conservare la parte sana della nostra tradizione, di conservarla intatta per i nostri figli.

Dobbiamo tutti insieme avere la volontà di trovare la giusta via per fare sì che il Carnevale torni ad essere privo di tutto ciò che lo deturpa. E' necessario che tutta la popolazione, che gli esercenti, i figuranti e i rappresentanti del carnevale, le associazione, ogni singolo individui lavori a fianco dell'amministrazione per trovare una soluzione per poter fare si che si possa tornare a festeggiare il Carnevale.
La soluzione di certo non si troverà appendendo cartelli o facendo circolare poemi (naturalmente senza autore......).   
La soluzione va trovata con il confronto e non digitando critiche sui social.
A tal proposito è bene chiarire che le persone addette ai varchi non devono in alcun modo effettuare ordine pubblico, come si è erroneamente diffuso sui social.

Durante il Carnevale 2020 l'ordine pubblico fu garantito da Carabinieri, Polizia di Stato, Polizia Provinciale e Guardia di Finanza, mandati sul territorio da ordinanza del Questore.
Gli uomini della Polizia Locale hanno svolto supporto, mentre gli 8 uomini della protezione civile presenti, di Ponte Caffaro, Capovalle e Idro, hanno fornito un essenziale aiuto per il controllo dei varchi e per l'area di parcheggio e di partenza del bus navetta fornito dal Comune e posizionato in località Prada.
Il nostro è considerato manifestazione con afflusso di molteplici persone e con implicazioni di carattere di ordine pubblico notevoli.

L'ordine pubblico deve essere garantito unicamente dalle forze dell'ordine inviate e comandate, appunto, dalla Prefettura e dalla Questura, non certo dal Sindaco. Il Sindaco e l'amministrazione potranno garantire la presenza della Polizia Locale, che affiancherà nel proprio lavoro le altre forze, ma che ha compiti nettamente distinti.

E QUESTO CI PORTA ALLA SECONDA QUESTIONE. LA PROTEZIONE CIVILE.


Per permettere lo svolgersi del Carnevale, accanto alla presentazione del piano di sicurezza, che ripetiamo, è già stato presentato in altre occasioni, è necessario predisporre un piano tecnico con la protezione civile di Bagolino e di Ponte Caffaro: per questo motivo il giovedì sera precedente al Carnevale Sindaco e Vicesindaco hanno convocato la protezione civile dei due Paesi per trovare appoggio al fine di permettere la manifestazione.

Di quanto successo è stato detto, anzi scritto e pubblicato...
Ma forse sarebbe buona cosa sentire anche la nostra versione dei fatti: Un solo Comune, due associazioni della Protezione Civile, quella di Bagolino e quella di Ponte Caffaro: durante questi tre anni ci sono state molteplici occasioni di collaborazione... con una delle due associazioni la collaborazione è facile e di pronta attuazione, con un'altra piuttosto difficoltosa.

La stessa situazione si è verificata in occasione del tavolo tecnico di preparazione al carnevale di quest'anno. La protezione civile di Ponte Caffaro ha prontamente risposto alla nostra chiamata, fornendo il loro supporto per il controllo varchi del Paese di Ponte Caffaro.
Non parimenti con la protezione civile di Bagolino che ha abbandonato il tavolo tecnico, sbattendo la porta senza nemmeno dare al Sindaco il tempo di esporre il motivo per il quale erano stati convocati.

Come già scritto sopra, la protezione civile non ha il compito di garantire l'ordine pubblico, ma unicamente quello di essere presenti ai varchi... questo era quanto veniva chiesto.
Null'altro. Stessa funzione era stata richiesta agli uomini della protezione civile in occasione del carnevale 2020 (presente Ponte Caffaro, Capovalle e Idro). Come mai in quell'occasione, non era stata sollevata alcuna obiezione riguardante la presunta richiesta di effettuare ordine pubblico? Non si tratta pur sempre di Protezione civile? Che seguano regole diverse?
Non lo sapremo mai, soprattutto per il fatto che non ci si è potuto nemmeno chiedere supporto all'associazione di Bagolino, che ha lasciato la stanza senza nemmeno iniziare il confronto.

Se fossimo maliziosi potremmo pensare che alla base di tutto ci potrebbe essere uno scopo filo-politico riconducibile al duplice incarico di presidenza della protezione civile e consigliere di minoranza.
Se fossimo maliziosi si potrebbe pensare che le accuse mosse nei nostri confronti e la pubblicazione della lettera potrebbero costituire un attacco politico...
Ma a noi non piace essere maliziosi... Preferiamo pubblicare i dati per contestare le accuse prive di ogni base.

E' stato scritto che questa Amministrazione non erogherebbe contributi alla protezione civile di Bagolino
, favorendo quella di Ponte Caffaro.
E' stato scritto anche che la protezione civile di Bagolino non ha aderito perché questa amministrazione non paga le rate del pick-up da poco acquistato dalla protezione civile di Bagolino (temi poi approfonditi su richiesta di un incontro con l'Amministrazione) dal quale poi è emerso che riguardo al pick-up negli uffici comunali, a detta dell'impiegata responsabile dell'ufficio comunale di competenza, non esistono convenzioni, contratti o accordi stipulati con l'attuale o con le amministrazioni precedenti su rimborsi di rate di acquisto di autocarri. Sempre a detta del dirigente, non vi sono copie di fatture di pick-up da convenzionare con rimborsi di rate di acquisto.

Di seguito, in risposta all'accusa di presunta disparità di erogazione di contributi alle due protezioni civili, vogliamo riportare di seguito alcune schede di facile comprensione:






Nel 2021 il Comune ha richiesto alla Protezione civile di Bagolino supporto al nivologo per il monitoraggio del fronte neve pericoloso. Bagolino rispose che tale compito non era possibile perché non rientrante nelle loro funzioni. Ponte Caffaro mise a disposizione immediatamente 4 uomini... Non si tratta forse sempre di protezione civile? Perché questa differenza di risposte?
A essere maliziosi qualche dubbio verrebbe...

Nel 2021 l'importo erogato alle due associazione è stato di uguale importo...

Non c'è stata alcuna mancanza di rispetto da parte nostra.
Lo svolgimento del Carnevale poteva essere probabilmente garantito, con l'appoggio di chi non ha voluto nemmeno ascoltare cosa sarebbe stato chiesto loro.

A questo punto pensiamo di aver fornito dati sufficienti a capire tutti gli aspetti della storia... sia la versione del lupo che quella dell'agnello... lasciamo ogni considerazione a chi abbia voglia di vedere le cose come davvero sono...
Di certo non è nostra intenzione puntare il dito contro, come successo nei nostri confronti, ma quella di far comprendere che spesso prima di lanciare accuse sarebbe buona cosa conoscere tutti i fatti ed in base a questi trarre le giuste conclusione.

Speriamo che da questa vicenda si possa mettere un punto da cui ripartire per creare le basi per il prossimo carnevale e per future collaborazioni.

Il sindaco e l'amministrazione comunale




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