Musica popolare, uno sguardo al futuro

«Il mondo della musica popolare sta vivendo grandi cambiamenti e, come per tutte le situazioni simili, nascono spontanee domande e un senso di smarrimento visto che cambiano spesso anche i riferimenti. L’obbiettivo di questo convegno è cercare di condividere domande ed eventuali risposte».

Sono queste le finalità che si pone il Convegno internazionale sulla musica popolare, giunto quest’anno all’ottava edizione, ed organizzato dall’associazione Onés di Ponte Caffaro, presieduta da Gigi Bonomelli, che si terrà sabato e domenica presso la sala convegni della Cassa Rurale a Ponte Caffaro.

Un appuntamento che ritorna per riflettere sul passato, sul presente e sul futuro della musica popolare, che evolve nel tempo, e per rilanciare, dopo alcuni anni di sospensione, i legami anche fra la tradizione bagossa della musica legata al Carnevale, ma non solo, con le tradizioni di altre zone d’Italia, coinvolgendo ricercatori, musicisti e appassionati.

Come sempre la manifestazione avrà due anime: momenti di riflessione durante il giorno e momenti di musica la sera.

Si comincia sabato alle 9.30 con il saluto delle autorità. Alle 10 la prima relazione di Gigi Bonomelli, che si aprirà con il ricordo di Bruno Pianta, etnomusicologo, autore, fra l’altro, dell’Archivio etnografico di Regione Lombardia e referente scientifico dell’associazione Onés. Bonomelli presenterà i lavori dedicati a “Sonade e Monfrine e Tempo tagliato”.

Seguirà Lorenzo Pelizzari, storico del carnevale bagosso, con l’intervento “Dai vecchi ai nuovi carnevali”
Bernardo Falconi, fra i fautori del recupero negli anni Ottanta del secolo scorso delle musiche del carnevale di Ponte Caffaro, tratterà della “Compagnia di Carnevale di Ponte Caffaro negli anni '83 - '93. Tra rispetto della tradizione, ricerca e divulgazione”.

Nel pomeriggio a partire dalle 14, Domenico Staiti, docente di Etnomusicologia presso il Dams di Bologna, terrà un intervento su come cambia il metodo di ricerca in ambito etnomusicale.
A seguire Massimo Pirovano, direttore del Museo Etnografico dell’Alta Brianza, tratterà il tema “Tradizione e istituzione, quale rapporto”.

Infine Franco Ghigini, da oltre vent’ anni impegnato professionalmente negli ambiti storico-etnografico ed etnomusicologico porterà la testimonianza di un'esperienza di ricerca e archiviazione con Vania Giacomelli sul progetto dell’Associazione Culturale Tracce “Gente di terra e di fiume”.

In serata alle 21, al Teatro Aurora il concerto “Maestrale” proposto da tre musicisti liguri Filippo Gambetta (organetto), Sergio Caputo (violino) e Fabio Vernizzi (pianoforte) accomunati dalla passione per la creazione musicale in seno alle contaminazioni di genere con un approccio innovativo rivolto al “Bal Folk”: una rivisitazione in chiave moderna di musiche popolari.

Domenica mattina ci si sposta al Teatro Aurora per la proiezione di alcuni documentari dedicati al carnevale di Bagolino “Carnevale in Montagna”, documentario di Regione Lombardia del 1976, e “La danza degli ori” documentario Rai del 1986, per la regia di Renato Morelli, etnomusicologo, regista, musicista e docente universitario.

Morelli, insieme a Placida “Dina” Staro terranno un intervento su “Note di antropologia visiva (1976-1986)”. Dina Staro è direttore presso Centro di Ricerca e Documentazione della Cultura Montanara di Monghidoro (BO), etnomusicologa, etnocoreologa e violinista dei Suonatori della Valle del Savena, è un’inesauribile ricercatrice e documentatrice.

Seguireà il pranzo presso il Ristorante "Al lago" dove ci sarà un intervento musicale della Compagnia dei Sonadur di Ponte Caffaro.

In serata, alle 21, al teatro Aurora, il concerto di Ajde Zora, “Balkan Gipsy Music”, rivisitazione in chiave moderna di musiche della tradizione balcanica.

Tutte le info sul convegno su: convegno.bagolino.org.