04 Gennaio 2022, 09.45
Val del Chiese
Tradizioni

Un caratteristico Presepio di sassi

di Nicol Bertanzetti

Lo si può visitare anche in questi giorni nel bel borgo di Bondone. Tutti i suoi personaggi sono fatti di sassi raccolti in fiumi e torrenti in Trentino, ma anche all'estero
•VIDEO


Bondone, il bel borgo medioevale a 700 metri sul livello del mare, di fronte alla sponda trentina del lago d'Idro e col suo Castel San Giovanni che si erge a picco sul lago, ora tra i borghi più belli d'Italia, negli scorsi giorni del mese di dicembre e anche tuttora è meta di tanti turisti che girano per le vie del borgo, visitando i tanti presepi che ornano i cortili, gli avvolti, gli androni del comune stesso, tutti opera del volontariato degli abitanti di Bondone.

I presepi sono tutti belli da citare e vedere.
Sono stati realizzati sia su suolo privato che pubblico dal solo volontariato degli abitanti di Bondone.
Un vivo ringraziamento va alla Associazione Culturale "I Carboner" per la generosa donazione fatta al paese per acquisto di luminarie e materiale elettrico che rendere il paese più affascinante di notte. La posa delle liminarie è stata coordinata da Mirco Cimarolli.

Chi passa in via Tullio Baroni 28, nella vetrina dell'ex negozio alimentari Capelli, dove si trova il portale in granito, con al centro il mascherone che fa la linguaccia e con di fronte il “murales della morte” incontrovertibile, sulla casa dell' “Amabel”, è esposto un presepio caratteristico che esula da quelli soliti.

Alcune decine di personaggi multicolori danno vita alla Natività e a quanto ruota attorno ad essa.
La peculiarità del presepio sta nei personaggi, che sono tutti fatti di sassi raccolti in fiumi e torrenti in Trentino, ma anche all'estero dai coniugi Irma Bolognani e Giuseppe Zuccatti di Lasino, in valle di Cavedine.

In oltre vent'anni di ricerche e di assemblaggio certosino hanno dato vita a di tutto e di più, incollando e pitturando centinai di personaggi e animali nel grande presepio che ogni anno allestivano alla casa di riposo di Cavedine, oltre cinquecento.
Trovare la forma del sasso confacente ad ogni loro piccola creazione non è facile, richiede tempo e pazienza.

Brevemente sono rappresentate le persone che incontriamo tutti i giorni, il postino, l'alpino, il fornaio, il pizzaiolo, il cameriere e i tanti lavori manuali che si praticano ogni giorno nella vita  quotidiana.
Ma non solo, ecco la banda di paese che suona davanti alla Natività, i cantori della stella pronti per la visita a Trento a Monsignor Lauro.

Non mancano le etnie dei popoli, tutte uguali e importanti, che onorano la nascita di Gesù Bambino.
Il presepio di Bondone, rispetto a quello più grande di Cavedine, ha una caratteristica importante che si confà al “Paese dei Carbonai”.
Nella capanna e anche sul retro fa bella mostra “Il poiat”, la caratteristica catasta di legna tondeggiante, che accesa dopo alcuni giorni di lenta carbonizzazione, si trasforma nel carbone che poi estrae il carbonaio.

Non può mancare la baita, il ricovero povero, misero e disadorno che per nove mesi all'anno ospitava la famiglia del carbonaio.

Ed ecco la simbiosi con la capanna di Gesù e quella “baita” lassù in montagna, che spesso si trasformava in natività e anche qui, come a Betlemme, spesso nasceva quel piccolo carbonaio “nudo, povero e bello come Gesù Bambino”, come canta Nicol Bertanzetti nella canzone “Carbonaio” del nonno Gianpaolo Capelli.

E nel presepio di Bondone non può mancare il tifoso interista Dario con la maglia nero azzurra, infatti Bondone può vantarsi di essere stato negli anni Sessanta il secondo Inter Club in Trentino e tuttora il Club è presente all'albergo e pensione “Alpina” di Bondone.

Il presepio di Sassi di Bondone è stato donato dai coniugi Zuccatti di Lasino alla sorella di Irma a  Ida Bolognani, sposata lì da oltre 50 anni, in ricordo degli scomparsi: la sorella Clementina, perpetua per anni del “Pret dei carboner” e di don Mansueto Bolognani,che ha guidato la comunità di Bondone e Baitoni negli anni Sessanta, e che ha tanto amato i suoi Carboner, istituendo per i loro bambini un convitto-scuola, impensabile per quei tempi, grazie anche all'aiuto della maestra “Gina” Omicini Virginia.

Il video allegato all'articolo, realizzato da Capelli Videotecnica di Condino presso la casa di riposo di Cavedine, rende l'idea di quanto lavoro ci sia dietro la realizzazione di tale presepio.

Nelle foto:
- Presepio di sassi, la Natività
- Presepio di sassi, panoramica
- Don Mansueto Bolognani con i suoi piccoli Carboner



Questo e altri video, con maggior risoluzione, su VallesabbianewsTV



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