Omicidio Mantovani, rinvio a giudizio per uno degli indagati

Per G.B., il 53enne di Prevalle indagato per l'omicidio di Jessica Mantovani, la 37enne trovata morta nell'estate del 2019 nel canale della centrale idroelettrica, è stato chiesto il rinvio a giudizio.

I reati che la Procura di Brescia gli contesta sono quelli di omicidio volontario, occultamento di cadavere e sfruttamento della prostituzione.

La vittima sarebbe stata colpita a calci e pugni e poi gettata in acqua ancora viva. Dal canto suo G.B. si è sempre dichiarato innocente e il prossimo 25 marzo dovrà presentarsi in aula per l'udienza preliminare.

«L’ha attinta con diversi colpi al capo e al torace, cagionandole diverse lesioni e fratture, poi al fine di garantirsi l’impunità si è disfatto del cadavere» scrive il pm Gianluca Grippo nella richiesta di rinvio a giudizio – riporta il Giornale di Brescia.

Per chi indaga Bresciani avrebbe anche obbligato a prostituirsi Jessica Mantovani, che era affetta da un ritardo cognitivo e faceva uso di cocaina. L’uomo «metteva a disposizione la camera da letto al cui interno la donna incontrava i propri clienti a pagamento, talvolta la accompagnava sul luogo di prostituzione, vicino al canale della centrale idroelettrica di Prevalle e si faceva consegnare il denaro incassato, che utilizzava per l’acquisto di stupefacente.

Con le aggravanti dell’avere commesso i fatti in danno di persona affetta da ritardo mentale e tossicodipendente» è la contestazione".