Mamme del Garda: «Toccati nel portafogli, i politici gardesani si sono svegliati»

Dopo che il Prefetto-Commissario per la depurazione di comuni gardesani in audizione alla Camera ha detto che il 50% della tassa di soggiorno dei comuni gardesani sarà utilizzata per il progetto del nuovo depuratore di Gavardo e Montichiari, c’è stata una levata di scudi da parte dei primi cittadini gardesani contro tale proposta.

A tal proposito le Mamme del Garda mettono il dito nella piaga di tale progetto, evidenziando le problematiche che affliggono il lago e che finora non sono mai state prese in considerazione dai sindaci e dai politici gardesani.

«Ringrazio chi si è adoperato al solo scopo di portare un contributo autorevole alla causa – spiega la portavoce delle Mamme del Garda, Paola Pollini - elaborando una soluzione come quella presentata dal comitato Gaia   un progetto percorribile che segue il principio della mozione Sarnico.
 
Il problema della localizzazione del depuratore del Garda, secondo noi, è dovuto a questioni di bassa  politica, perché la famosa frase "ce lo dice l'Università" è stata smentita nei fatti dal momento che il collettore prima avrebbe dovuto percorrere 30 km per giungere a Visano, per poi ripensarci dopo qualche anno visti i contenziosi e dunque tornare indietro, scollinare per giungere a Muscoline e poi in seguito cambiare di nuovo idea e finire a Gavardo e Montichiari e ora all'origine Lonato.
 
Per quanto riguarda le comunità del Garda, chiediamo alla politica lo STOP della cementificazione e l'attuazione di quanto affermato dalla regione Lombardia nel 2015 in risposta alla Mozione Corbetta/MACCABIANI dove si chiedeva che prima della costruzione del depuratore fossero separate le acque bianche dalle nere. Quante l'hanno fatto?

La mappatura della rete fognaria dei 18 comuni gestiti da Acque Bresciane è stata recentemente finanziata e inizierà a breve, il che significa che siamo già in ritardo di 5 anni sommati ai 3 previsti diventeranno 8 e oltre!
 
Solo al termine di questo  lavoro di mappatura, allacciamento e separazione delle acque si potrà pensare di spendere i soldi necessari, comprensivi del finanziamento  del Ministero dell'Ambiente, per i depuratori che tranquillamente potranno essere sovracomunali a Toscolano, Salò, San Felice, Manerba, Lonato, Desenzano come prevede la mozione Sarnico.
 
Che nessun politico dica che non si può scaricare l'acqua depurata nel lago di Garda, dal momento che non risultano studi o normative che ne sanciscono il divieto, al riguardo ora ci finiscono invece tali e quali le fogne!!!
 
Finisco chiedendo la responsabilità delle amministrazioni benacensi affinché si pronunciano per una soluzione equa e di buon senso, che si attivino per il controllo dei lavori che si renderanno necessari, sia per la mappatura e  poi per gli allacciamenti, senza perdere più un secondo , ma ci chiediamo anche il perché inizi solo ora la mappatura della rete fognaria!
 
Dunque ora sarebbe meglio non fare diatribe da cortile, care amministrazioni benacensi e siate realmente  attenti al controllo e all'applicazione anche del contratto di lago in tutte le sue parti, perché questo non rimanga solo uno slogan momentaneo come spesso capita quando la politica si prende degli impegni.»

In foto, roggia con liquami che scarica a lago