Precipita per 20 metri alle Sasse

Poteva andarle decisamente peggio. Invece la turista olandese di 63 anni se l’è cavata con forti contusioni ad una caviglia e al braccio destro, un po’ di freddo ed un grande spavento.

Nulla, a ragione del fatto che è precipitata per una ventina di metri, dopo aver perso la presa mentre era impegnata sulla ferrata delle “Sasse”.
Si tratta della via attrezzata che in un continuo saliscendi attraversa tutta l’omonima parete rocciosa che sta fra il “prato della Fame” - su territorio di Idro e quindi bresciano - e la spiaggia trentina di Baitoni.

E’ andata bene perché nel volo ha trovato sotto di sé prima il vuoto e poi il lago.
Da quell’altezza, se invece che sfiorarla fosse rimbalzata anche solo una volta sulla roccia sottostante, avrebbe passato guai molto più seri.

L’allarme è scattato intorno alle 13 di ieri.
Il primo a soccorrerla è stato il marito che con lei era partito al mattino da un campeggio a Idro, dove si erano sistemati, e la stava accompagnando nell’escursione.

L’uomo è sceso fino all’acqua, ci si è buttato dentro e l’ha riportata a riva.
Lì, abbarbicata alle rocce, senza la possibilità di muoversi, l’hanno trovata i Vigili del fuoco di Bondone-Baitoni intervenuti con un gommone.

Nel frattempo si era levato in volo anche l’elicottero del 118 da Brescia, che ha verricellato sul posto medico ed operatore del Soccorso Alpino e se n’è andato, per tornare a riprendersi tutti quanti quando la donna era stata messa in sicurezza ed era così possibile issarla sul velivolo. Il ricovero è avvenuto intorno alle 15 al Pronto soccorso del Civile di Brescia dove i medici l’hanno giudicata da codice giallo.

Sembra che i due non fossero adeguatamente attrezzati per percorrere una via ferrata come quella, che è da considerare abbastanza “facile”, ma presenta alcuni passaggi estremamente pericolosi senza scarponi adatti, imbrago, cordino e caschetto, che sono obbligatori.