Pm10, sale la concentrazione

Puntuale in inverno si ripresenta il problema dell’inquinamento dell’aria. Bastano pochi giorni di tempo stabile, senza vento né precipitazioni, e la concentrazione di Pm10 comincia a salire.

Così è stato in questi giorni prima del Natale, come monitorato dalla rete di centraline dell’Arpa sparse fra città e provincia.
Un trend crescente negli ultimi giorni fino a toccare quasi il doppio del valore limite consentito, vale a dire 50 microgrammi per metro cubo. Ieri, nel giorno di Natale, 25 dicembre, sono stati questi i valori rilevati: Brescia Broletto 99 µg/m3, Sarezzo 96, Rezzato 79, Odolo 72.
Come di vede in alcuni casi la concentrazione è quasi doppia del consentito.

Per restare in Valsabbia, a Odolo sono quattro giorni di fila che il limite viene superato: sabato 22 55 µg/m3, domenica 23 61, lunedì 24 63 e martedì 25 72.

Fra le cause, oltre agli scarichi degli autoveicoli e a quelli industriali, ci sono anche quelli dovuti al riscaldamento domestico, in particolare i caminetti e le stufe a legna.

Ricordiamo che le Pm10 sono polveri sottili che non vengono filtrate dal naso e raggiungono, tramite le vie respiratorie, i polmoni. Queste polveri sono in grado di alterare il funzionamento della mucosa bronchiale, così da causare bronchiti e bronchioliti, così diffuse tra i più piccoli, che hanno un sistema immunitario meno sviluppato.

La pioggia di oggi dovrebbe ripulire l’aria per riportare sotto il limite di nocività questo inquinante.

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