L'abbraccio di Muscoline ai suoi Alpini

Il fine settimana tricolore delle penne nere di Muscoline, che festeggiavano il loro 90° anniversario di fondazione, ha avuto la degna conclusione domenica mattina con la tradizionale sfilata per le vie centrali del paese, accompagnati delle note della banda cittadina “Don Bersanini”.

Numerosi i gagliardetti dei gruppi dei paesi vicini e degli altri gruppi della “Monte Suello” che hanno fatto da corona all’evento, con la presenza del vessillo sezionale, scortato dal consigliere delegato di zona Celestino Massardi a suggellare il forte legame fra la sezione salodiana e i suoi gruppi. Presenti anche i consiglieri della zona D con Angelo D’Acunto a gestire con la consueta maestria la cerimonia.

La "due giorni alpina" era iniziata sabato con l’inaugurazione della mostra fotografica presso la sede del gruppo che raccontava per immagini i 90 anni di vita e di opere delle penne nere muscolinesi.
Su tutte, come ha ricordato il sindaco nel suo discorso, la sede, nell’immobile interamente costruito dalla penne nere che accoglie anche il centro sociale degli anziani e la sala per i giovani. Un monumento alla solidarietà e alla vicinanza alla propria comunità.
Anche il parroco don Angelo ha ricordato con gratitudine l’impegno “edile” degli alpini, chiamati spesso a intervenire anche per sistemare gli edifici parrocchiali.

Al giovane capogruppo Francesco Folli non è restato che ringraziare per i tanti elogi ricevuti e ribadire l’impegno degli alpini muscolinesi a fare memoria di quanti sono “andati avanti” e proseguire, nel limite del possibile, con l’attenzione alle necessità della propria comunità.

La grande partecipazione popolare allo spettacolo di sabato sera in piazza Roma “Qui tra le rocce e il cielo”, del Teatro Gavardo, è stata la dimostrazione di quanto i muscolinesi siano legati ai loro alpini. Nel corso della serata sono stati omaggiati i tre reduci alpini ancora viventi del gruppo: Pietro Seminario, Francesco Bignotti e Fioravante Bignotti. Alla serata erano presenti i primi due. Seminario, che lo scorso anno ha lasciato in un libro di memorie il racconto della sua esperienza sotto le armi durante il secondo conflitto mondiale, non è voluto mancare anche all’intera manifestazione della domenica.

In foto alcuni momenti della manifestazione di domenica e il reduce Pietro Seminario (col bastone)

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