Tre casi esemplari quelli che in nome della difesa dell’ambiente e del territorio hanno visto trionfare l’immobilismo e condannare la ricerca di fonti energetiche alternative e rinnovabili..
Caro Aldo......Sono perfettamente d'accordo con Te....ma finche' abbiamo i predicatori del paradiso in terra i nostri problemi resteranno semptre nelle nuvole olati
Concordo in pieno ,purtroppo in Italia troppe volte si utilizzano tematiche sacrosante come l'ambiente , il razzismo , la solidarietà per scopi che non hanno nulla a vedere con queste tematiche.
Ritengo sbagliato il no a prescindere, ma ci sono progetti che sono pensati "male" e che vanno corretti.Ad esempio la centrale a biomassa pensata a Gavardo non e' sbagliata come idea, ma e' sbagliato il progetto specifico. Sarebbe bello vedere invece che il NO ad un progetto, un'idea corretta del progetto.Certo che se chi propone e' per la linea decido io zitti tutti allora non resta che barricarsi dietro un no grazie.
il festival della banalita' in poche righe.complimenti sig. Vaglia
Articolo pieno di illazioni e riflessioni molto faziose. parlare di propaganda antipolitica citando: "corruzione, lo spreco di denaro pubblico, lo scambio elettorale, a cui si aggiungono: l’inquinamento, la viabilità, la democrazia ecc" si commenta da sé. FALSO che le proposte alternative non esistano o non siano concrete; Sarebbe da chiedersi perché non sia mai considerata una modalità di consultazione propositiva e preventiva quando si tratta di progetti che interessano la comunità intera.
Articolo pieno di illazioni e riflessioni molto faziose. parlare di propaganda antipolitica citando: "corruzione, lo spreco di denaro pubblico, lo scambio elettorale, a cui si aggiungono: l’inquinamento, la viabilità, la democrazia ecc" si commenta da sé. FALSO che le proposte alternative non esistano o non siano concrete; Sarebbe da chiedersi perché non sia mai considerata una modalità di consultazione propositiva e preventiva quando si tratta di progetti che interessano la comunità intera.
Articolo pieno di illazioni e riflessioni molto faziose. parlare di propaganda anti politica citando: "corruzione, lo spreco di denaro pubblico, lo scambio elettorale, a cui si aggiungono: l’inquinamento, la viabilità, la democrazia ecc" si commenta da sé. FALSO che le proposte alternative non esistano o non siano concrete; Sarebbe da chiedersi perché non sia mai considerata una modalità di consultazione propositiva e preventiva quando si tratta di progetti che interessano la comunità intera.
.cita l'articolo:"..trionfare l’immobilismo e condannare la ricerca di fonti energetiche alternative e rinnovabili.." affermazione ai limiti della stupidità, nessuno condanna la ricerca, tutt'altro. EVIDENTEMENTE, il motore della "mobilità" è alimentato da interessi economici ben definiti, che non hanno motivo di considerare la soluzione migliore, ma solamente la "propria", SONO FELICE che finalmente si cominci a prendere coscienza del nostro potere di opinione anziché subire passivamente.
l'articolo è chiaro e volerlo stravolgere non conviene alla difesa della sua parte. D'altronde in un mio recente commento ho specificato, anche filosoficamente, che vi sono vittorie di Pirro in alcune ansie da progresso che andrebbero curate con le medicine e non con la politica. La politica che non sa ascoltare il progresso non solo non è efficace, ma non è politica.
Signor Shanto, che le tematiche ambientali siano piegate alla politica, che comitati e comitatelli siano composti da pseudo difensori dell'ambiente e veri difensori delle proprie entrate economiche è non solo drammaticamene reale ma tragicamente negativo soprattutto per l'ambiente. Se si volesse realmente applicare la scienza alla soluzione dei problemi umani, e soprattutto di certi problemi in Vallesabbia, si otterrebbero soluzioni non solo sostenibili ma anche economicamente realizzabili. Invece si tengono i problemi e si avvantaggiano gli scaltri. In nome della difesa di giardinetti, e di privilegi locali, a volte localissimi, si usano strumentalmente e politicamente problemi delicati e di sviluppo, che fanno solo rumore per raggruppare consenso, utilizzati solo per bloccare idee utili a danno di molti. Chi ci rimette è sempre la comunità. Se a lei va bene così, a me non va proprio.
Di stupido, orribile e tendenzioso, c'e' solo Lei. Se fossi nei suoi compagni di viaggio avrei grossi dubbi che ne valga la pena proseguirlo con persone di si fatta risma. La capacita' di commentare le manca, in compenso ha molto spiccata quella di insultare.
"Ansie da progresso che andrebbero curate con le medicine e non con la politica": a quali vette può arrivare la forma mentis di chi considera i dissenzienti meritevoli di "trattamenti sanitari"! Le ansie da progresso, quelle vere, le abbiamo già viste al G8, a L'Aquila, al MOSE, all'Expo, cioè tutte le volte che sulle innovazioni tecnologiche ci mette lo zampino la politica, laddove più facilmente si annidano i furbetti, avidi di affari e di carriera, non certo di approfondimenti, di trasparenza, di condivisione. Evitiamo questi rischi almeno nella nostra piccola valle.
non entro molto in merito,perche' apparirei come il solito paladino della natura,cosa che non sono,le poltroncine comode le lascio ad altri...cio' che mi sfugge e' quell'ultima lista di categorie lavorative citate,quelle che non anno difese...muratori,falegnami,elettricisti,idraulici,(non quelli dipendenti come operai) a mio avviso non e' che poi hanno contribuito a costruirlo cosi bene il mondo e non parlo di professionalita' lavorativa,cui do il massimo rispetto,ma quanti di loro non emettono regolare fattura o lavorano a nero e la lista dovrebbe essere allungata...e il tutto a danno di chi...di chi purtroppo le tasse è costretto a pagarle tutti i mesi in busta paga e non ci puo' scappare...partiamo da qui e andiamo cosi verso l'alto...il problema e' che quando si va troppo in alto certi e' proprio difficile toccarli...ne salterebbero fuori di soldi,da far star bene tutti quando si han i soldi si compra tutto perfino il silenzio purtroppo...
Si' Tc hai ragione, forse non mi son fatto capire. Quelli che cito sono gli unici senza sindacato. Tutti gli altri un sindacato che li difende, o che fa finta, lo trovano. La terra, gli animali, i ragazzi che vanno a scuola con i genitori sindacalisti dei propri figli ecc... Nel mio in : "Tutti quelli che con il loro lavoro hanno costruito il mondo e oggi soffrono piu' degli altri" erano certamente compresi gli operai, ma quelli un sindacato ce l'hanno.
Strumentalizza il mio pensiero astraendo? Io ho scritto di "alcune ansie" e non di "ansie tu court "...
capisco che si possa pensarla in modo diverso , ma c'è modo e modo.
Trascrivo, non strumentalizzo, così come non dò dello stupido a chi ha giudicato "orribile e tendenzioso" un articolo, non il suo autore. Pregasi sedare l'autostima. P.S.: si scrive "tout court".
Trascrive una parte e non tutto e con quella parte vuole che la parte, che è appunto secondo tutto, sia tutto tu court e così è fallace, perché io appunto non volevo demonizzare chi combatte per l'ambiente, ma chi lo fa contro l'ambiente pensando di aiutarlo fermando il progresso. Per quanto concerne il resto, non mi compete...
Per quanto riguarda la centrale biomassa(praticamente a legna!) lei signor vaglia venuto a Gavardo a sentire le ragioni del perch no?mi spieghi perch il comune ha ritirato il progetto e non ha fatto un contro dibattito?io che non sono sicuramente di sinistra ho ascoltato e valutato cosa ritenevo meglio per il paese e ho firmato per il no...le proposte alternative del comitato mi sono sembrare sensate...
Caro vanpelt, se vuoi trascrivere leggi cosa si scrive: " Affermazioni al limite della stupidita'"; "Falso"; "Articolo pieno di illazioni e riflessioni molto faziose";( Chi, cosa, dove, quando, perche'? Queste sono le regole quando si vuole criticare un articolo)...L'articolo l'ho scritto io e se per te questo e' criticare l'articolo e non giudicare l'autore, libero di pensarla come credi. La democrazia e' proprio questo: poterla pensare diversamente.
Analisi di eccellente buon senso,e razionalità oggettiva espressa da Aldo Vaglia.Capita che nelle controversie politiche pure la Fisica e la chimica siano distorte ad uso e consumo.Certo ,la decrescita felice se realizzata potrà contare su tanti comitati Gai e Gaie.
Analisi di eccellente buon senso,e razionalità oggettiva espressa da Aldo Vaglia.Capita che nelle controversie politiche pure la Fisica e la chimica siano distorte ad uso e consumo.Certo ,la decrescita felice se realizzata potrà contare su tanti comitati Gai e Gaie.
sto leggendo un minestrone di pensieri buttati giu anche piuttosto male!! ci voleva tanto ad intervistare un portavoce del comitato? invece di sbrodolare quest'articolo??? (ps: cmq. siamo in una tecnocrazia, se non l'hai/avete capito: sveglia|!!!)
Meno male Robin esiste e lotta per tenere sveglio il mondo.L'illuminato di turno.
me so endormet...che caxxx...ela la tecnocrazia..spiega...
ok...ora è piu' chiaro...pero' fidati,parlo per me naturalmente,el sindacato el fa prope n casso...se non ciapa' i sold dela tessera...ala fine il mio datore di lavoro sindacato o no el fa' amo chel casso che el ga' oia...perdona il francesismo,ma purtroppo e' cosi e lo dico da operaio cassaintegrato e col dente avvelenato...;-)
Gli ambientalisti vogliono l'uovo e anche la gallina!!
Mi sembra chiaro che ci sono alcuni che scambiano l'opposizione per integralismo. Capisco le esigenze delle minoranze ad una certa visibilità, ma sarebbe auspicabile che tale necessità non andasse contro le necessità delle comunità intera. Quindi non credo si voglia qui affermare che l'azione dell'opposizione sia inutile, ma che se essa utilizza i temi dell'ambiente per fare leva politica contro la maggioranza, si assume una responsabilità non indifferenti. A Gavardo si sono opposti per una questione politica o per una questione ambientale? La cosa è ancora ambigua. In ogni caso la strumentalizzazione politica di temi legati alla produzione di energia hanno l'effetto di bloccare le iniziative innovative e, sommando tutte le occasioni di questo tipo sul territorio, condannarci al declino e alla subalternità rispetto a nazioni più aperte al nuovo.
Il prezzo da pagare per chi blocca è altissimo, anche se al momento invisibile. La soddisfazione di oggi si tradurrà presto in disillusione prima e rabbia poi, per dover pagare l'energia più degli altri paesi (cosa che già avviene), per dover pagare i prodotti realizzati con quell'energia più cari, e via discorrendo tutto ciò che da questi fatti dipende per il nostro benessere. Allora, chi pensa di aver bloccato un male, non ha fatto altro che alimentarne un altro ben più grave. In Inghlterra questo fenomeno si chiama Nimby (Not in my backyard - non nel mio cortile) ossia che tutto si faccia fuori dal mio cortile. In quel cortile può entrare solo il benessere, ma guai a farci entrare ciò che quel benessere deve produrre. Insomma i problemi se li tengano gli altri. Solo perchè questo sentimento è così diffuso, a Gavardo l'azione contro una centrale può avere successo. Ma non si dica che questo
non avrà un prezzo da pagare, come certuni, anche qui, cercano di non voler capire.
non direi in questo caso che il rimedio è peggiore del male, perché la tecnologia non è mai un male, male è l'utilizzo tecnologico per fini politici... in qualche modo lo giustifichi in quanto dici che "in quel cortile può entrare solo il benessere", ma è fin da principio che questo non avviene, certo la rana bollita, se bollita a fuoco lento, con l'acqua in principio ci fa anche i gargarismi, ma non si può certo dire che stia facendo una sauna...
A Gavardo l'opposizione e' stata per un progetto pensato male. Molto male. Ma molto molto male. Non e' che chi propone ha sempre ragione a prescindere ...
Quando trovero' un comitato che si forma per fare le opere, principalmente quelle che riguardano il risparmio energetico e la costruzione di centrali con fonti rinnovabili,(non solo a Gavardo, a Bagolino,a Idro, ma in tutta Italia) mi ricredero' sulle mie idee. Per ora non ho alcuna esprienza che cio' si sia verificato. Quello che i comitati sostengono sono percio' buone intenzioni, ma di buone intenzioni sono lastricate le vie dell'inferno.
svologono spesso una funzione importante nel sollevare alcune questioni che il legislatore talvolta non riesce o non vuole vedere per mancanza di sensibilità al problema, per ignoranza, pressapochismo o malaffare.. Spesso le questioni sollevate aiutano poi a migliorare o correggere l'opera stessa.. Non li dipinderei come il male assoluto.. Direi che dopo terremoto dell'Aquila, Expo e Mose pensare che tutte le opere vengano fatte solo ed esclusivamente per sicurezza o benessere dei citadini pare un tantino azzardato.. Meglio ci sia qualcuno che fa le pulci ai progetti piuttosto che non ci siano. Benvengano quindi i associazioni e comitati (con le premesse fatte in precedenza..)
Signor Valle, lei afferma "Non è che chi propone ha sempre ragione a prescindere...", e fin qui sono d'accordo, ma avrebbe dovuto aggiungere "non è chi blocca ha ragione a prescindere". Insomma ad essere contro si fa presto e si gode dell'appoggio di ogni individuo che è contro a prescindere (ce ne sono molti, troppi). Nessuno però ha proposto il miglioramento del progetto, nessuno ha voluto informare sulle diverse scelte tecnologiche oggi a disposizione e che avrebbero reso possibile la cosa. A certuni importava solo il vantaggio politico di essere contro e di ottenere così il consenso. Ma qual è il risultato concreto di tutto ciò? Il niente, e la bolletta del comune più cara. Gran risultato complimenti, concretissimo soprattutto per le tasche dei contribuenti, già abbastanza vessati dalle condizioni economiche negative contingenti. Sarebbe questa allora la bella e buona politica? Essere contenti di pagare di più
l'energia? Quando qualcuno si dà da fare per aver dei risultati lo si dipinge sempre come un affarista approfittatore, che così alta presa ottiene nella mente popolare. Lo si tratteggia come sfruttatore e truffatore delle casse pubbliche. Mai un ragionamento scientifico a supporto, mai un passo verso la vera discussione dell'idea di fondo che spinge l'iniziativa, mai una proposta che si innervi nella strategia generale di realizzare impianti produttivi alternativi di carattere sostenibile per il territori. Sempre quattro slogan popolari, evocazione di mostri titanici pronti a divorarci appena superato il confine del nostro cortile, quattro risate e via. La politica energetica sostenibile si fa in un altro modo.
Io sono abituato a giudicare quando ho in mano dei documenti, mai per sentito dire, come evidentemente dimostrano alcuni commenti sulla centrale di Gavardo.E' FALSO che l'approccio alla vicenda da parte degli oppositori sia stato solo "di pancia". E' FALSO che non ci siano state proposte alternative. Un gruppo di lavoro, costituito tra gli altri da 4 ingegneri e 3 ex assessori (ambiente, urbanistica, lavori pubblici), ha analizzato tecnicamente il progetto. Ha trovato enormi criticità (economiche, energetiche e ambientali) e ha rilevato che il progetto così com'era non andava bene, spiegando il perchè. Ha proposto di realizzare la centrale idorelettrica, di procedere a una riqualificazione energetica degli edifici pubblici, di valutare la possibilità di installare altri impianti fotovoltaici. Il tutto a spesa inferiore, resa uguale o superiore ed emissioni zero. Quindi?
Quindi 4 ignegneri e 3 ex assessori riescono a realizzare il nulla, ossia il non fare, il blocco, il totale annullamento delle idee e della loro realizzazione. Ecco il risultato, tanto caro agli ingegneri, il risultato pratico: il nulla. La politica che porta al nulla, supportata dagli ingegneri è il massimo della contraddizione. Quindi? Quindi ad alcuni interessa bloccare per bloccare, non per il bene della comunità. Interessa il bloccare che ha di pratico solo il vantaggio "di parte", condito di falsa retorica che questo serva per il bene di tutti. A me interessa smascherare questa falsità, questa arroganza che parte lancia in resta con in mano la verità e tenta di farla passare come bene universale. Questa crociata politico-ambientalista che non si interroga sulla conseguenze e propone sempre altro, ma non perché questo altro abbia più concretezza, ma perché serve a bloccare in ogni caso.
Oggi sono le centrali idroelettriche meglio di tutto, domani i rospi, poi gli spiritelli, e poi le formiche e poi i microbi e poi gli atomi. Ecco gli atomi vanno salvaguardati. Senza atomi non esisterebbe l'universo. Amen.
I mondi possibili sono infiniti, questo è il senso del'"azione" aristotelica e oggi dell'azione di chiunque. Pensate che a Idro gli ecologisti hanno accettato come possibile il nuovo PGT, che contempla uno sviluppo cementizio di oltre 70.000 mq, a patto che vi siano le vie di camminamento per i rospi e pensate che un invasato come mio zio Dario, opponendosi alle opere di messa in sicurezza, aveva, come opposizione al progetto, un appunto tecnico: perché non sotterrare mezza montagna per formare nuove rive nel lago, con chiatte e altro, invece di mettere in sicurezza la galleria sostituendo quella detta degli agricoltori con una nuova? Insomma "Töc i macc i fa i so acc".
Perche' Matteo non usciamo dal particolare e cominciamo a pensare come e' messa l'Italia con tutti i veti che si trova ad affrontare chi vuol fare, sia esso pubblico che privato? Dalla burocrazia, alla magistratura, per finire con una psudo cultura sindacal-ambientalista che con le piu' variate scuse (per carita' tutte ragionevoli): dalle speculazioni, alla corruzione, alla democrazia, alle migliori tecnologie, di fatto blocca ogni iniziativa, compresa la messa in sicurezza di un fiume come accaduto a Genova? L'approccio, seppure sperimentale, di una cogenerazione con una centrale a biomassa pone sicuramente alcuni problemi di ordine tecnico, alcuni da voi evidenziati altri enfatizzati, ma questo,a mio parere, non doveva portare alla soppressione del progetto. Il "benaltrismo" e' la politica del non fare. C'e' sempre qualcosa di meglio, ma il meglio e' nemico del bene. Anche in fisica ad ogni azione corrisponde una reazione, non per questo il mondo e' immobile. Ho fatto tre esempi di
come certi atteggiamenti anche in Valle, seppure sostenuti da "buone intenzioni" da parte di molti, portano di fatto all'immobilismo. Questa non e' una questione di Gavardo, e' una questione Nazionale.
Ho risposto sul particolare al commento di Leretico, che fa l'errore inverso a quello di cui lei mi rimprovera: prende un caso particolare, di cui non conosce i dettagli, e lo porta sul generale. Allora o si sta sul particolare con cognizione di causa o si fa un discorso generale, per il quale bastano le buone idee. Idee sulle quali, peraltro, ho la netta sensazione che io e Leretico abbiamo visioni condivise. La mia posizione generale è assolutamente favorevole alle energie alternative: io stesso avevo a suo tempo salutato con favore (febbraio 2013 se ricordo bene) il primo annuncio del progetto di Gavardo, con un commento apparso su questo sito. Poi ho visto il progetto.
Cito lo scritto del Sig. Eretico:"Quindi 4 ingegneri e 3 ex assessori riescono a realizzare il nulla, ossia il non fare, il blocco, il totale annullamento delle idee e della loro realizzazione. Ecco il risultato, tanto caro agli ingegneri, il risultato pratico: il nulla." . Se mi permette lei un talebano del fare. Fare tutto e subito, fare senza se e senza ma. Non importa se l'opera non porta i benefici sperati o se i soldi spesi in modo diverso porterebbero pi benefici. Bisogna fare! Da cittadino ritengo doveroso che i progetti delle opere pubbliche vengano vagliati da chi non ha interessi diretti, n politici n economici, ma che ha solo le competenze necessarie. Questo schema lo vorrei vedere applicato a tutte le grandi opere pubbliche sopra citate, dal lago alla centrale. La lungimiranza delle scelte politiche passa per forza da questo meccanismo non da scelte pi brevi e pi veloci. Non dal fare contrapposto al nulla. Ma dal fare al fare bene al fare meglio.
Sul fatto che esista una questione nazionale non ho alcun dubbio di pensarla come voi. Leggere di un progetto di un impianto eolico bloccato per tutelare i falchi mi fa solo rabbia e mi fa pensare che gli Sblocca Italia o come li vogliamo chiamare non serviranno mai finchè non sblocchiamo gli italiani. E purtroppo questo discorso si può estendere ben oltre l'ambientalismo fine a se stesso, perchè va a toccare l'economia, la cultura e più in generale il progresso di un paese che di progresso ha quantomai bisogno.
E ora torno sul particolare, poi taccio per sempre. Facciamo un esempio molto semplice, dividendo per 10 il progetto di Gavardo: se uno volesse scaldare un paio di suoi appartamenti con una caldaia a legna, la mette a 250 metri di distanza? La fa funzionare 365 giorni l'anno? Scalda oltre 5 volte il suo fabbisogno, buttando via tutto il sovrappiù? Produce anche un sacco di energia elettrica, parte per far funzionare la caldaia e parte da vendere? Spende 300.000 euro per fare il tutto? Mi sembra ovvio che sia più sensato fare qualcosa di diverso. Non si tratta di benaltrismo, ma solo di buonsenso. Le proposte alternative ci sono, sono concrete e realizzabili: non a caso la scorsa settimana il gruppo di lavoro di cui sopra ha ulteriormente rilanciato la propria disponibilità a parlarne, chiedendo formalmente l'istituzione di una commissione comunale che si occupi di questo. Essere contro è un'altra cosa, e su questo io non mi smuovo.
prima vedere cammello Matteo, quando avrà compiuto l'opera lo scriva su questo giornale e non millanti ora ciò che non è... ne ho sentiti in Italia di benaltrismi che di buonsenso non hanno nulla, ed infatti non hanno combinato nulla, se non rompere gli zebedei: in Cina hanno spostato 2 milioni di persone per fare una centrale elettrica, immergendo case, templi e cinque chiese, contro tutti gli ecologisti,religiosi e rompicoglioni del mondo, noi invece fermiamo l'eolico perché disturbiamo i piccioni, il termico perché produce troppa energia rispetto al fabbisogno (?) e l'idraulico perché disturba i rospi e l'interesse di chi si nasconde dietro i rospi.Lei parla di buonsenso, si il senso unico del fallimento della politica che si identifica con i particolarismi e i pressapochismi del fanatismo casereccio, di chi crede sempre di saperne una più del diavolo o del tecnico di turno. Vedere cammello Matteo, vedere cammello...
sempre con :-), naturalmente, semmai sono i cinesi sfollati che hanno da incazzarsi.
È la prima volta che mi danno del talebano. E se non fosse per quello che vado scrivendo da tempo anche su questo giornale propenderei per rispondere a Cipi2 di andarsi a leggere quello che scrivo, ma non vorrei sembrare immodesto e allora gli rispondo così: Matteo con i suoi chiarimenti giustamente inteso che i piani del discorso sono due. Mai affermerei che opere di impatto ambientale non debbano essere valutate scientificamente. E se Cipi2 leggesse i miei post capirebbe. Il punto non sta quindi nell'applicazione del pensiero scientifico per la valutazione di un impianto per la produzione energetica, ma la strumentalizzazione politica di questa esigenza al fine di bloccare ogni opera che in qualche modo penalizzi anche il più piccolo gruppo di persone. Una certa politica usa la scienza solo quando gli fa comodo, consulta ingegneri solo quando siano disposti a convenire con la linea che essa intende dettare.
Il fine dunque di certa politica non è quello di migliorare un opera, di puntare al valore per la comunità, ma solo quello di bloccare perché ciò ha valore politico. Ecco allora che indossando la maglietta dei salvatori della patria, supportati da numerosi ingegneri, si ottiene non il miglioramento di un'opera né il miglioramento di una comunità locale o nazionale, ma il blocco di un investimento a solo vantaggio, discutibile, di una sparuta minoranza che grida vittoria per il nulla. Non ci guadagna né la scienza né la società in questo modo, benché l'opporsi a ciò che sarebbe fatto male è un dovere. Si tratta essenzialmente non del fine, ma del mezzo che si usa per ottenere un certo scopo. Il mezzo implica lo scopo, bloccare e impedire è il mezzo sbagliato per ottenere una centrale ambientalmente sostenibile, mentre è il mezzo giusto per certi scopi politici e sono quelli e solo quelli
che alla fine sono premiati. Il risultato è il nulla, ossia il niente è meglio che la realizzazione di un'idea. Cosa produce questo atteggiamento su scala nazionale? L'immobilismo di un'intero paese bloccato su ogni possibile progetto, ogni possibile miglioramento, perché sono troppi i vantaggi politici da raccogliere rispetto al bene per la comunità nazionale, per poter impedire questo meccanismo perverso. Quello di Gavardo è un caso metafora di un sentire nazionale. Ma il prezzo che dobbiamo pagare per tutto questo è enorme, anche se ai Cipi2 non sembra interessare, talebanamente oserei dire.
Cari tutti , io sono un Gavardese e ringrazio Gaia e tutto il gruppo che ci ha lavorato perché hanno fatto vera informazione. Hanno fatto capire a tutti cosa significa quella centrale in concreto , evidenziando le criticità e i rischi, facendo riflettere sul livello di soddisfacimento dei plausibili obbiettivi che l'amministrazione si era posta. Non si fanno opere solo in nome dell'innovazione. Un opera deve servire innanzitutto e deve essere sostenibile in tutti i sensi, per l'ambiente , la salute, l'economia della comunità. Se il sindaco ha sospeso l'intervento è perché non è stupido e ha capito che non era conveniente.
Cari tutti , io sono un Gavardese e ringrazio Gaia e tutto il gruppo che ci ha lavorato perché hanno fatto vera informazione. Hanno fatto capire a tutti cosa significa quella centrale in concreto , evidenziando le criticità e i rischi, facendo riflettere sul livello di soddisfacimento dei plausibili obbiettivi che l'amministrazione si era posta. Non si fanno opere solo in nome dell'innovazione. Un opera deve servire innanzitutto e deve essere sostenibile in tutti i sensi, per l'ambiente , la salute, l'economia della comunità. Se il sindaco ha sospeso l'intervento è perché non è stupido e ha capito che non era conveniente.
Il sindaco avrà rinunciato, come ogni sindaco di quest'italietta, perchè costretto a farlo dal movimento che si è creato contingente l'opera. Ogni opera ha il codazzo di untori intorno a sé, sta al lettore (non solo del Manzoni) di riconoscerli e di isolarli. Qualche tempo fa dissi qui che il rischio di fare una centrale per altri scopi non è da escludere e che si sarebbe dovuto sorvegliare il progetto, ma non avevo inteso che in Italia non si corre più alcun rischio di fare qualcosa.
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ID51480 - 29/10/2014 08:49:07 - (sonia.c) - Aldo..sei sempre chiaro..
esaustivo,e al di sopra delle parti. grazie ciao.