La discarica? Ci pensano i bambini

Non è certo la prima volta che nella discarica ci fanno dentro un un parco. E’ una novità, però, che a progettare l’ecologica riconversione siano i bambini, in totale accordo con la società che ne cura la gestione. Hanno previsto di metterci un po’ di tutto: fra le tante cose un bel po’ di giochi in spazi recintati ma anche “selvaggi”, aiuole di fiori, piste per il monopattino e persino per il bob, un campo da pallavolo, uno scivolo per sfruttare la pendenza del terreno, distributori di sacchetti per i bisogni dei cani e persino una teleferica.

Non è ancora quello che ci starà oppure no, lo si saprà l’anno prossimo, quando è prevista la conclusione del progetto. L’iniziativa è tutta odolese e riguarda parte della discarica “Vergomasco” attiva dal 2005 alle spalle del paese, dedicata allo stoccaggio di inerti, in pratica le scorie che sono gli scarti del lavoro nelle acciaierie e ferriere odolesi.
Non confondiamoci: sulla vecchia concessione che risaliva al 1984 hanno già trovato posto strutture per il tempo libero e persino un’attrezzata pista di atterraggio per elicotteri. Qui si tratta di riconvertire i primi 10 mila metri quadrati della nuova concessione, metri che stanno alle spalle della parrocchiale che Odolo ha dedicato a San Zenone, sui quali in questi giorni verrà steso uno strato di “terreno vegetale”.

Sono stati proprio i progettisti della “Vergomasco Scarl” a decidere di riqualificare l’area rivolgendosi alla fantasia professionale dei ragazzini delle locali elementari.
E siccome è previsto che questa collaborazione vada avanti per due anni, le classi coinvolte sono state le Terze e le Quarte: sessanta bimbi in tutto. Il lavoro del primo anno si è concluso nei giorni scorsi ed è stato presentato dagli stessi ragazzini nella sala consiliare del municipio odolese alla presenza del sindaco Fausto Cassetti e dell’amministratore delegato della “Vergomasco” Luca Levrangi.

Con la supervisione del geologo Pietro Simone ed il supporto tecnico di Monica Vercesi e Claudia Zaninelli, nel corso di alcuni incontri avvenuti nel concludendo anno scolastico, i ragazzi hanno avuto modo di analizzare gli spazi di progettazione loro riservati e di discuterne, cercando di raccogliere anche i bisogni degli altri fruitori, prima di presentare proposte progettuali di sintesi.
“La sorpresa è stata quella di trovare negli elaborati dei bambini proposte innovative alle quali noi stessi, pur abituati a progettare questo tipo di interventi, mai avremmo pensato” ha ammesso Pietro Simone. E adesso? “Adesso non possiamo certo deluderli – ha aggiunto -. C’è da verificare la fattibilità delle proposte anche attraverso il parere di esperti, elaborare progetti definitivi e rendere partecipi i bambini nella realizzazione di alcuni interventi. Certo non sarà possibile farci stare tutto quello che loro hanno previsto di metterci, nei 10mila metri a disposizione, ma faremo tutto il possibile perchè il loro lavoro venga rispettato”.

L’hanno chiamato “Laboratorio di progettazione partecipata” ed è il frutto di una collaborazione fra i responsabili della discarica, la scuola e l’Amministrazione comunale.
“Una risposta intelligente a molte esigenze – ci ha detto il sindaco di Odolo -. C’è da capire che le discariche sono necessarie e che quegli spazi possono ridiventare patrimonio di tutti. C’è che è importante coinvolgere non solo la popolazione, ma soprattutto i giovanissimi, nei processi decisionali che li riguardano, se vogliamo che possano sviluppare consapevolezza, affezione e responsabilità nei confronti dell’ambiente nel quale vivono”.

Gli elaborati intanto sono una mostra, a disposizione del pubblico nell’atrio del municipio fino al 14 giugno.

Invia ad un amico Visualizza per la stampa

Vedi anche