L’ex discarica «salvata» dai bambini

A Odolo nella discarica di Vergomasco troveranno posto le piste per monopattino e bob, il campo di pallavolo, i giochi per bambini, le aiuole fiorite, uno scivolo, i distributori di sacchetti per i bisogni dei cani a passeggio, una teleferica ed altro ancora. Il progetto? L’hanno curato i bambini della scuola elementare.
L’idea è nata dai progettisti della Vergomasco scrl, la società che gestisce l’area, che per decidere come riqualificare l’ex discarica si sono rivolti alla fervida fantasia dei ragazzi della scuola elementare per avere idee nuove da applicare.
Ne è nato così un laboratorio di «progettazione partecipata» che vede collaborare insieme la Vergomasco, la scuola elementare e il Comune.
La discarica di Vergomasco è nei pressi del campo sportivo, e da alcuni anni accoglie materiale inerte (il residuo della lavorazione di acciaierie e ferriere a Odolo) in stoccaggio.
Qui già è avvenuto il recupero ambientale, con strutture dedicate al tempo libero ed una pista di atterraggio per elicotteri. Ma ora vanno riconvertiti i primi 10mila metri quadrati della nuova concessione alle spalle della chiesa parrocchiale odolese di San Zenone.
«Come riqualificare l’area in modo innovativo - hanno pensato alla Vergomasco - se non affidandosi a chi, con la sua innata fantasia, meglio può capire cosa sia meglio metterci?».
Ne è nato così un progetto biennale che, ora, con la fase della progettazione che è stata esposta nel frattempo in municipio fino a sabato 14 giugno, chiude il suo primo anno. Questo dopo che in aula consigliare i ragazzini hanno mostrato al sindaco odolese Fausto Cassetti e all’amministratore delegato della Vergomasco Luca Levrangi, tutte le idee elaborate in un anno di pensieri ma anche di incontri con gli esperti (dai tecnici al geologo), in modo da aver ben chiaro quali spazi sono a disposizione e quali sono i bisogni di tutti: ne è nata una sintesi progettuale.
Cosa veramente troverà posto in questi 10mila metri quadrati riconvertiti (le proposte superano lo spazio disponibile), lo si saprà a giugno 2009, quando le classi quarta e quinta concluderanno la loro esperienza di progettisti in erba.
La società, intanto, verificherà la fattibilità tecnica delle proposte: «Se di certo non ci starà tutto, il progetto di riconversione voluto dai ragazzi sarà rispettato il più possibile».
Per il sindaco l’idea è intelligente: «Le discariche sono una necessità. Ma poi, bisogna fare in modo che una volta “riempite” dai rifiuti diventino un bene di tutti e per tutti, con spazi che divengano recupero ambientale».
E ben venga che nell’idea di recupero siano coinvolti i giovanissimi, coloro che più lo useranno, e coloro che possono avere idee nuove da lanciare agli adulti, spesso poco attenti all’ambiente.

di Massimo Pasinetti da Bresciaoggi

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