Salvato in extremis

Ecco cosa scrivemmo quel giorno su Vallesabbianews.
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“Se non fosse intervenuto l’Angiolino certo ci avrebbe lasciato la pelle”.
Non hanno dubbi ad Anfo, quanti sono accorsi a vedere cos’era successo, attratti dal rombo dell’eliambulanza atterrata vicino al cimitero: “Sarebbe annegato in un metro d’acqua se non l’avesse tirato fuori, porca miseria”.
Una vicenda che ha dell’incredibile, quella vissuta da un quarantenne di Anfo nel tardo pomeriggio di questo assolato venerdì. E’ successo tutto a pochi metri dalla riva nello specchio d’acqua di fronte all’Imbarcadero, che ad Anfo è una località, un punto d’attracco per le barche, bar, ristorante e pizzeria.

Erano da poco scoccate le 18 che è l’ora giusta per rientrare a riva. Anche per Loris che, ci dicono, spesso i giretti sul lago li fa con le figlie: “Se le carica sul suo bel quattro metri d’alluminio, o giù di lì, e parte soddisfatto”.
Questa volta era da solo e quel che gli è successo non è chiaro.

C’è solo l’Angiolino Regoli, gran lavoratore, proprietario della pizzeria e anche impresario di pompe funebri con le Onoranze Eridio, a poterla raccontare, impegnato com’era a fare il pescatore: “Stavo rientrando dopo aver posizionato le reti e Loris era davanti a me, praticamente eravamo insieme a far la manovra di rientro – ci racconta -. L’ho perso d’occhio un attimo, intanto che toccavo terra, e quando ho girato di nuovo lo sguardo ho visto solo la barca”.

“Sono sceso a terra e cercando di capire dove fosse finito in una frazione di secondo l’ho visto in acqua, immobile a pancia in su, non avevo ancora capito e ancora pensavo gli fosse venuta la malsana idea di farsi un bagno”.
“Possibile? Mi sono chiesto. Così mi sono avvicinato e ho cominciato a chiamarlo. Non mi rispondeva e allora sono entrato in acqua”.
Poi precisa, perchè sospetta dove vogliamo andare a parare e non gli va di essere preso per un eroe: “Era a due o tre metri dalla riva e non ho nemmeno dovuto immergermi completamente, l’ho preso per una mano e l’ho tirato su, tutto qui”.

Immediata la richiesta d’aiuto al 118 e anche il tentativo di rianimare il quarantenne: “Ci ho provato, gli ho fatto un po’ di massaggi, poi quando mi sono accorto che respirava ho smesso” taglia corto lui. Sul posto anche i carabinieri di Idro, in questo caso, per la verità, con poche mansioni da svolgere.
Loris è stato ricoverato alla Poliambulanza e tutti ora sperano che si sia trattato di un malessere passeggero.