Primi decessi ad Anfo e Provaglio, erano in Rsa

In entrambi i casi si tratta del primo lutto in paese “certificato” Covid-19, che per altro riguarda decessi avvenuti nei giorni scorsi.

Ad Anfo si tratta di Albina Scalvini, di 87 anni, deceduta nella Casa di Riposo di Bagolino, che è stata seppellita ieri.

A Provaglio Valsabbia il lutto riguarda la 94enne Giacomina Bertoletti, conosciuta come Edvige, anche lei ospite in una Rsa, quella di Sabbio Chiese.
Anche Edvige è stata accompagnata ieri nel suo ultimo viaggio, dai parenti più stretti, nel piccolo cimitero della frazione di Livrio.

Entrambe decedute con la complicanza del Covid-10, infezione scoperta la scorsa settimana, coi primi tamponi effettuati nelle Rsa.

Altre due nonne che se ne sono andate in silenzio, senza nemmeno la possibilità di essere accompagnate come meritavano e come molti congiunti e conoscenti avrebbero voluto.
Una tristezza infinita.

Però non si capisce la “ratio” dell’inserire questi due nuovi decessi nella statistica giornaliera fornita da Ats, visto che fino al giorno prima ci era stato detto ed era stato detto ai sindaci che contagi e decessi “Covid” avvenuti nelle strutture sarebbero stati conteggiati in modo diverso, per non portare ad una errata interpretazione dei dati.
Non possiamo che registrare l’ennesima variazione sul tema.

Ad ogni modo i “numeri” del contagio sono in forte diminuzione anche in Valle Sabbia, che rispetto ad altre zone della Provincia già era stata colpita in modo minore.
Ieri la cifra dei contagi valsabbini (compreso Prevalle), era arrivata “solo” a 550, sui 9.600 dell’intera provincia.

Così anche per i decessi: 102 i valsabbini “certificati Covid”, solo una minima parte dei 2.133 registrati a Brescia e provincia.

Tante comunque, troppe, le persone da piangere.
La speranza è che i dati in calo siano il presupposto per l’inizio della fine di un incubo.

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