Non puoi pagare le tasse? C'è il baratto amministrativo

È  stato approvato all’unanimità nell’ultima seduta del  Consiglio Comunale di Prevalle, di lunedì 29 febbraio scorso, il nuovo regolamento “baratto amministrativo”, che prende spunto dall’art. 24 della legge 164 del 2014 (Sblocca Italia) che disciplina la possibilità per i Comuni di sanare o di ridurre debiti contratti dai contribuenti a fronte di ore di volontariato finalizzate alla riqualificazione del territorio.

Si tratta di un vero e proprio ‘scambio fiscale’ rivolto a cittadini maggiorenni con residenza a Prevalle che si trovino in accertata condizione di fragilità economica (indicatore ISEE non superiore a Euro 8.500) e che hanno contratto con il Comune  negli anni precedenti debiti di natura tributaria (TASI-TARI-IMU) ed  extra-tributaria (acquedotto e tariffe dei servizi a domanda individuale).

I contribuenti possono presentare domanda compilando l’apposito modello entro e non oltre il 30 aprile di ogni anno.
La graduatoria verrà stilata in base ad un’indagine effettuata dall’Ufficio Servizi Sociali circa la situazione di disagio economico nella quale versa il contribuente prendendo in considerazione anche specifiche criticità riscontrate, come lo stato di inoccupazione/disoccupazione, nuclei monogenitoriali con minori a carico o  presenza di diversamente abili in famiglia. In caso di accoglimento della domanda verrà predisposto un disciplinare nel quale verranno indicate le finalità, i tempi, le sedi di svolgimento dell’attività (parchi, uffici, scuole, impianti sportivi, ecc), le modalità e il monte ore complessivo fissato come contropartita dell’importo dovuto in base alle specifiche necessità dell’Ente e potenzialità del soggetto beneficiario.

Le attività individuate di concerto con l’Ufficio Tecnico spazieranno dal servizio di pulizia di strade, marciapiedi, piazze, giardini, alla custodia, vigilanza, piccola manutenzione di strutture pubbliche ad ogni altra attività che l’Amministrazione Comunale ritenga utile promuovere.
La valutazione simbolica della prestazione viene stabilita in 7,50 euro all’ora di lavoro effettivamente svolto, valore pari al compenso orario previsto per i buoni di lavoro accessorio. Il Comune provvede a fornire gli strumenti necessari per lo svolgimento delle attività, inclusa la copertura assicurativa.

«L’intento dell’Amministrazione – riferisce l’assessore ai Servizi sociali Desirée Maccarinelli – è quello di offrire uno strumento con una forte valenza sociale,  in quanto dà al contribuente un duplice beneficio: quello economico, andando a sanare una posizione debitoria, e quello sociale, sviluppando una forma di responsabilizzazione e di cittadinanza attiva a favore del territorio e della collettività».

«Non sappiamo che tipo di impatto avrà nel paese – prosegue l’assessore – essendo la prima forma di intervento di politica sociale in luogo di beneficienza pubblica: da qui la volontà di rendere il progetto sperimentale per due anni. Vero è che riponiamo molta fiducia nello strumento del baratto amministrativo, tanto da averlo proposto anche nel programma elettorale. Crediamo che dare l’opportunità a chi è in difficoltà di sdebitarsi offrendo il proprio tempo e le proprie competenze a favore del territorio sia estremamente dignitoso per chi si presta e oltremodo vantaggioso e positivo per tutta la comunità».

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