Sui campi di battaglia

1859-2009. A 150 anni dalla Seconda Guerra d’Indipendenza, che portò alla liberazione della Lombardia, e che fu il trampolino di lancio per l’Unità d’Italia avvenuta due anni dopo, anche Vobarno ha deciso di unirsi ai molti comuni della provincia di Brescia, che hanno commemorato questo importante anniversario. Vobarno propone alcune serate nell’ambito degli ormai tradizionali incontri culturali in preparazione al 4 Novembre.

L’Amministrazione comunale e la Biblioteca Civica, in collaborazione con il direttivo Anpi e con tutte le associazioni d’arma vobarnesi, invitano tutta la cittadinanza e chiunque fosse interessato, ai quattro incontri programmati nell’ambito dell’iniziativa denominata “Sui campi di battaglia”.

Due delle suddette serate sono dedicate al Risorgimento, proprio per commemorare il 150° anniversario della Seconda Guerra d’Indipendenza : il 16 e il 23 ottobre.

“Barricate e battaglie”, la prima di queste due serate, è in calendario per il 16 ottobre, alle 20.30, presso il Teatro Comunale di Vobarno.

Si parlerà del rapporto tra Brescia e il 1859. La Seconda Guerra d’Indipendenza con le sue battaglie decisive, Solferino e San Martino, e tutto il contesto sociale di quel tempo, rivisti dallo studio attento e preciso della scrittrice, dott.ssa Alessia Biasiolo.

Ai fatti, ai contesti, agli avvenimenti storici, piccoli e grandi, dà voce, sul palco del teatro, Sergio Isonni, attore di fama nazionale e giornalista. Una serata di alto livello culturale. Un percorso interessante perchè guardato con gli occhi della gente. Si recita, infatti, la storia di tutti i giorni, i passi delle persone comuni che hanno abbracciato la causa unitaria, la causa di liberazione. Pagine storiche di solidarietà e pietà.

“Barricate e battaglie” è senz’ombra di dubbio un’occasione artistica: testi, voci, musiche e riflessioni per un appuntamento con la Storia. Quella vera.

Il 23 ottobre alle ore 20.30 la seconda delle due “serate risorgimentali” propone la visione del film “Senso”, di Luchino Visconti.

Roberto Maggi

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