Raccolta firme

«Un altro capannone a Carpeneda? Anche no. Ad ogni modo avremmo gradito il coinvolgimento della popolazione».
Così sono state più di 250, a Carpeneda di Vobarno, su una popolazione che nella frazione vobarnese è inferiore al migliaio, le firme in calce ad un documento che chiede all’Amministrazione comunale di rivedere la decisione di trasformare circa 18mila mq da “residenziale” ad “ambito produttivo”.

Il Consiglio comunale ha votato la relativa variante al Piano regolatore lo scorso mese di ottobre e dopo le avvenute pubblicazioni di rito c’è tempo fino a metà gennaio per eventuali “osservazioni”.

«L’ampliamento, con la possibilità di erigere capannoni alti fino a 14 metri – si legge sul documento che ha raccolto le firme -, riguarda un’area a ridosso delle abitazioni e degli spazi adibiti allo svago e al gioco dei bambini, col conseguente peggioramento delle condizioni di vita per gli abitanti ed il deprezzamento dei beni immobili circostanti».

«Abbiamo preso atto della raccolta di firme, alla quale, almeno per ora, non ha fatto seguito nessun deposito di “osservazioni” – ci dice a riguardo il sindaco Paolo Pavoni -. Da parte nostra c’è comunque la massima disponibilità al confronto: prima di un avanzamento dell’iter di variazione del Pgt, incontreremo la popolazione per spiegare bene di cosa si tratta: un magazzino di 6mila mq, null’altro, che affiancherà una struttura produttiva già esistente. Abbiamo già pronti i rendering».

Sulla questione si è espressa anche la minoranza consiliare, che si è astenuta quando è stata presa la decisione, chiedendo il coinvolgimento della popolazione e di evitare decisioni di questa portata a fine mandato.

«Si tratta di un magazzino, non abbiamo intenzione di utilizzare quegli spazi per altro, anzi erigeremo una collinetta e piantumeremo alberi per togliere alla vista anche l’attuale stabilimento  – ha confermato l’imprenditore interessato, che è Andrea Niboli col gruppo Valsir -. Quando siamo arrivati qui abbiamo sanato una situazione che prevedeva il passaggio di decine di camion in mezzo alle case e realizzato una strada di servizio per la parte alta della frazione, creando parcheggi e posti di lavoro. Se riusciremo a completare l’opera bene, altrimenti ci rivolgeremo altrove».