Il ministro chiama il provveditore risponde

 
La conferma arriva dal dirigente provinciale dott. Giuseppe Bonelli, che ieri mattina è stato interpellato direttamente dallo staff del ministro Azzolina per fare il punto della situazione.

«A Roma devono aver avuto notizia della vicenda per il tramite della rassegna stampa nazionale ed hanno chiesto delucidazioni – conferma il “provveditore” – la situazione è in continua evoluzione e l’obiettivo è quello di riuscire a far frequentare tutti quanti in presenza alla ripresa delle lezioni dopo il ponte dell’Immacolata, cioè per il 9 dicembre. Questo è quanto abbiamo concordato col Comune e col Ministero».

Un iter in continua evoluzione, fra interventi di recupero degli spazi da parte degli amministratori ed ei tecnici comunali, mal di pancia da parte di docenti, genitori e alunni che lunedì scorso si erano ritrovati per manifestare con una muta protesta la loro voglia di tornare in aula, col sopraggiungere “arancione” dell’emergenza.

«Ci eravamo già sentiti con la dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo Migliavacca e con gli amministratori comunali venerdì scorso – ha affermato il dottor Bonelli -. Non abbiamo certo sottovalutato il problema e nell’ottica di una proficua collaborazione con gli enti locali ci era sembrato che derogare un giorno o due sulla ripresa delle lezioni “in presenza” fosse possibile. Ci vorrà qualche giorno in più, del resto è un momento difficile per tutti».

Ancora una settimana, insomma. Servirà a dotare lo stabile dell’ex-municipio di adeguati passaggi e vie di fuga per garantire la sicurezza per gli alunni delle Seconde e delle Terze.

C’è però chi a Vobarno non ritiene sufficiente questa soluzione: «Saranno rinchiusi fra il fiume e la Provinciale, senza nemmeno un metro quadrato per fare ricreazione e l’attività motoria la dovranno fare al Centro sportivo da raggiungere con il pulmino. Un disagio che andrà avanti per tre anni almeno, questo vogliono per i nostri ragazzi?» affermano alcune mamme,  in questi giorni sul piede di guerra.

in foto: i lavori allo stabile ex-municipio; la manifestazione muta dei ragazzini