Tutto bene quel che prosegue bene

“Facciamo un po’ fatica e ci sono degli aspetti tecnici da verificare meglio, se va avanti così però penso che ce la faremo”.
L’espressione fiduciosa per l’immediato futuro è del presidente di Copagri Alessandro Baronchelli e si riferisce alla raccolta del mais irrigato con l’acqua del lago d’Idro.
Nel conteggio ci ha messo le piogge copiose di giugno, l’Enel con i suoi buoni propositi sui rilasci d’acqua dai bacini trentini, la primavera insolitamente calda che sta permettendo al mais di arrivare a maturazione un mese prima del solito... tanto per ribadire che non è poi tutto così semplice.

Poi aggiunge: “C’è anche tutto l’impegno degli agricoltori che stanno cercando di ottimizzare i consumi: potremmo svasare 29 metri cubi al secondo e invece siamo fermi a 26, per evitare che il rischio che il lago possa scendere al di sotto del minimo vitale. Così è stato stabilito e così dev’essere”.

L’Eridio gongola: con il livello che ieri si è attestato a quota 367,95, solo mezzo metro al di sotto della quota massima di regolazione e “stabile” nella tendenza, non è mai stato così in salute. Non negli ultimi 15 anni si intende.
Se è vero poi che l’irrigazione del mais, quella considerata maggiormente “idrovora”, potrà dirsi conclusa ai primi di agosto, la possibilità di reggere bene fino alla fine della stagione estiva si fa concreta.

L’economia turistica valsabbina si ritroverebbe pronta a sfruttare al meglio una congiuntura favorevole.
Di più: ad affermare lo “stato di grazia” dello specchio d’acqua valsabbino ci sono anche i risultati delle analisi disposte dall’Asl che hanno il compito di monitorare periodicamente la qualità dell’acqua, in attesa di poter dichiarare anche formalmente il cessato pericolo per la salute pubblica “accumulato” negli anni scorsi.
Se poi daranno un responso accettabile anche i prelievi disposti nei giorni scorsi da Legambiente nell’ambito della campagna “Goletta dei laghi – Cigno Azzurro”, il quadro “rosa” sarà completo.

I risultati dei laboratori sui campioni prelevati dagli ambientalisti dovrebbero essere resi noti questo venerdì. Vedremo.
Anche perchè ogni medaglia che si rispetti ha il suo rovescio. Nel caso dell’Eridio lacustri ed agricoltori, oltre che i loro amministratori, sanno bene che gli equilibri raggiunti sono tutt’altro che stabili.
C’è da capire in che modo stanno dialogando Regione Lombardia e Provincia autonoma di Trento per definire regole comuni, ci sono ancora fognature da “collettare” e divieti di balneazione da togliere.

Argomenti, questi ultimi, che saranno affrontati almeno in parte in un incontro organizzato da Legambiente che è previsto per questa sera (giovedì) alle 20:30 nella sala consiliare del municipio di Idro.

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