02 Settembre 2007, 00.00
Valsabbia - C
ViabilitĂ 

Strade «milionarie» in Valsabbia

L’Amministrazione provinciale č pronta a mettere sul piatto oltre 83 milioni di euro per rimettere in sesto la viabilitŕ valsabbina. In primo piano la variante di Lavenone e quella di Lemprato, nel Comune di Idro.

Che succederà sulle strade della Valsabbia? Facile a dirsi: vi si abbatterà una pioggia... di milioni. Che «innaffieranno» in modo particolare la sede della futura variante di Lavenone.
Detta così parrebbe una captatio benevolentiae per edulcorare una pillola piuttosto indigesta, visti i ben noti problemi della viabilità valsabbina.
Eppure Palazzo Broletto è pronto a gettare sul tappeto (stradale) lavori per 83 milioni di euro. Una vera e propria emorragia per le casse della Provincia nell’ambito di una progettualità che, una volta terminati gli interventi e considerando anche quelli passati, avrà visto la Valle al centro di investimenti (da parte di vari Enti) per 104 milioni.

LAVENONE E IDRO. Si tratta del progetto cardine della strategia dell’Assessorato ai lavori pubblici, che intende impiegare risorse per 75 milioni relativamente alla tratta in variante che unirà Ponte Re di Barghe a Vestone Nord. Il progetto prevede poi la riqualificazione del tratto tra Vestone nord e Idro e la realizzazione di una variante in corrispondenza dell’abitato di Lavenone.
La Provincia, per sostenere gli oneri finanziari, ha pensato a un cofinanziamento che vedrebbe coinvolti Regione Lombardia, Provincia di Trento (che garantirebbero 30 milioni a testa) e la societĂ  costituente che darĂ  un contributo pari a 5 milioni.
Nel territorio del Comune di Idro si procederà invece a costruire la variante all’abitato di Lemprato, in collegamento tra la Sp 237 e la Sp 11. Attualmente il progetto, che richiederà uno sforzo economico di 4 milioni di euro, è all’esame delle strutture regionali di Valutazione di impatto ambientale.

OGGI E DOMANI. Aspettando Lavenone, sono attualmente sei i cantieri aperti dal Broletto (per investimenti pari a 3,4 milioni circa) riguardanti la Valsabbia. Il più importante riguarda i lavori di messa in sicurezza della galleria, che si trova nel territorio comunale di Idro, lungo la Sp 58 «Idro-Capovalle». Da ricordare anche l’intervento di messa in sicurezza della Sp Bs 669 «Del Passo Crocedomini» nei territori di Breno e Bagolino.
Sono invece in corso di progettazione o appalto nove progetti (da quasi 5 milioni) che vanno dall’adeguamento dell’intersezione Sp «Brozzo-Nozza» in località Nozza di Vestone lungo al Sp Bs ex Ss 237 «Del Caffaro» (1.826.000 euro) alla rotatoria sul tracciato della Sp IV «Tormini-Barghe».

CIRCONVALLAZIONE. Un discorso a parte meritano due cantierizzazioni programmate nei pressi di Idro e Treviso Bresciano e di Vestone.
Secondo quanto definito da un Accordo di programma del marzo 2005 tra la Provincia e i Comuni di Idro, Capovalle e Treviso Bresciano, sarà realizzata la nuova circonvallazione sud/sud est di Idro. Un tratto che servirà a collegare la ex Ss 237, la Sp 11 per Treviso Bresciano e la Sp 58 per Capovalle. L’intervento, articolato in tre lotti, costerà oltre 4 milioni, divisi tra Provincia e Comuni interessati dai lavori.
Attualmente gli Enti sono impegnati nel reperimento di parte delle risorse necessarie.
Nell’agenda dei Lavori pubblici compare anche la riqualificazione dell’incrocio tra la Sp III «Brozzo-Nozza» e al Sp 237 «Del Caffaro», un affare da 1.560.000 euro.

VOBARNO-SABBIO
. Sarà il 2007 l’anno buono per la 237? I valsabbini sperano proprio di sì, in modo da mettere la parola fine a quella che ha ormai superato i contorni della telenovela. Va ricordato che il progetto (in carico a Anas) sulla «Gardesana occidentale» prevede il completamento del nuovo tracciato della 237 tra lo svincolo di Pompegnino di Vobarno e quello di Sabbio Chiese, oltre all’allestimento degli impianti delle tre gallerie esistenti.
Senza dimenticare che dovrebbe poi sorgere uno svincolo intermedio in localitĂ  Clibbio di Vobarno.
L’opera, articolata in due lotti (il primo dei quali terminato all’80%), costerà 30 milioni di euro. Il finanziamento è previsto nel programma quinquennale di viabilità 2007-2001 dell’Anas, attualmente in corso di valutazione dal parte del Ministero delle infrastrutture. Dopodiché non resterà altro che dare il via ai lavori. Sperando che nessun altro imprevisto intervenga a rendere ancor più difficile l’iter progettuale.

Rosario Rampulla dal Giornale di Brescia


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