E il presidio continua
Continua il presidio per l’acqua del lago al Comune di Idro. Dopo una settimana i manifestanti proseguono per la loro strada, mentre il sindaco, con una lettera inviata a ogni capofamiglia, ribadisce la posizione del Municipio.
Continuano a suon di lettere e comunicati i contatti ufficiali, anche se ieri il sindaco Augusta Salvaterra è passata dal presidio, dove ha avuto un breve confronto con quanti erano di turno. A dare sostegno a quanti pacificamente occupano la piazzola antistante il Municipio, martedì scorso sono passati anche il consigliere regionale Osvaldo Squassina e il consigliere provinciale Gianna Baresi, entrambi di Rifondazione comunista.
Nella sua lettera ai cittadini, Augusta Salvaterra ripercorre la vicenda e sottolinea: «E’ stato un momento molto difficile e tormentato a livello mio personale, perché da un lato c’era la gente che mi supplicava di chiudere la galleria degli agricoltori (attraverso un’ordinanza), dall’altra la parola del Prefetto, che garantiva l’aumento graduale dei livelli, fino a giungere all’uscita naturale dell’acqua dalle paratoie, e alla fine di maggio, previa parziale rimozione del vincolo di sicurezza imposto dal Registro italiano dighe, con il lago aumentato di un metro e mezzo fino a quota 368,50…..La cosa importante - continua il sindaco - è stare uniti, capire che il lago è importante per tutti e la sua difesa richiede sforzi profondi».
Alle spiegazioni del sindaco fanno eco le risposte del Coordinamento, che ogni volta sottolinea la sua apartiticità e apoliticità.
«Ribadendo che ci siamo dissociati dalla richiesta di dimissioni del sindaco di Idro - spiega il portavoce del Coordinamento Gianluca Bordiga - anche perché se il Comune di Idro dovesse andare in crisi i tempi per la soluzione del caso si allungherebbero, ed il lago non può più aspettare; dobbiamo però esternare al sindaco una severa critica, quando nella sua lettera del 15 gennaio conferma di non voler emettere l’ ordinanza di chiusura della galleria degli agricoltori, nonostante la pressante ed unanime richiesta fatta anche nel corso di una pubblica ed affollatissima assemblea e nonostante sapesse che non è collaudata, come ammette nella sua lettera. Dal 12 gennaio ad oggi i livelli sono cresciuti solo di 4 centimetri: ecco che sono confermate le nostre ragioni. Chi permette tutto ciò è colpevole di non volere lasciare rivivere il lago. Il presidio continuerà fino a che ritornerà il minimo vitale».
Mila Rovatti
Da Bresciaoggi
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