Un grande evento per il turismo valsabbino?

Negli ultimi due decenni in Italia si sono promossi alcuni grandi eventi che hanno dato al nostro Paese una notevole visibilità internazionale: il Giubileo nel 2000, le Olimpiadi Invernali di Torino nel 2006, l’Expo di Milano nel 2015 e il Giubileo Straordinario della Misericordia tenutosi tra novembre 2015-2016.

La realizzazione di grandi eventi è oggi considerata una delle migliori strategie per intercettare i flussi turistici globali. Ne sono una dimostrazione i positivi risvolti registrati, in termini di offerta ricettiva e per l’economia locale, nei territori che hanno ospitato queste manifestazioni.

Secondo l’Istat, nei sei mesi di Expo 2015 si è generato, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, un incremento di pernottamenti di +26,8% per la città di Milano. Anche i pernottamenti stranieri sono cresciuti della stessa percentuale. Si è inoltre registro un incremento nella città di Milano nei pernottamenti nei 6 mesi successivi all’evento di +7,1%. Prendendo in considerazione tutti gli eventi citati, l’Istat ha calcolato l’”Impact Index”, ovvero l’impatto generale dell’evento sul mercato turistico; la classifica che ne deriva vede al primo posto le Olimpiadi invernali di Torino, al secondo posto il Giubileo del 2000. Vengono poi l’Expo di Milano ed il Giubileo della Misericordia.

La “ricetta” del grande evento è sempre più applicata anche nelle località più piccole e decentrate, si pensi alla passerella “The Floating Piers” realizzata dall’artista Christo sulle acque del lago d’Iseo per raggiungere Montisola. L’evento ha dato alla località notevole visibilità, attirando oltre 1,5 mln di turisti e sembra che abbia fatto registrare un positivo effetto di lungo periodo.

Tornano così di attualità, anche per le località che più di recente stanno riflettendo sulla promozione di un’economia turistica, le parole di J.R.B Ritchie che già negli anni ottanta segnalava che un grande evento “organizzato una o più volte, di durata limitata, […] serve ad accrescere la consapevolezza, l’immagine e l’economia di una meta turistica a breve e/o lungo termine”.

Non resta da chiedersi se il definitivo lancio del turismo valsabbino possa anche passare da un grande evento.