Il rogo della vecchia

Siamo già a metà Quaresima e oggi, giovedì 7 marzo, è il cosiddetto “giovedì grasso”, giorno in cui si brucia la vecchia.
Una festa folcloristica e popolare chiamata anche festa della “zobia mata”.

Il comune denominatore è il rogo finale del fantoccio della vecchia, preceduto o seguito da un momento di festa.

Questo rito nasce dai culti tribali legati alla madre terra, con la vecchia che simboleggia la brutta stagione che volge al termine, ma anche il male avvenuto nel mondo o nella comunità da bruciare come atto di purificazione.

Con il Cristianesimo la tradizione della festa della “vecia” è stata inglobata dalla “Mezza Quaresima”: quando la quaresima veniva vissuta come periodo di rinuncia e di penitenza, verso la metà ci si prendeva un giorno di pausa, il “giovedì grasso” dove era concesso fare quel che normalmente in quaresima non si faceva, riproponendo in alcuni casi anche i dolci tipici del carnevale.

Ma veniamo ai principali appuntamenti in programma nella nostra Valle Sabbia.

A Ponte Caffaro il rogo della vecchia si farà alle ore 19 in Piazza Mercato con i sonadur; ci sarà un punto bar con the caldo e vin brulè per tutti. La festa continua alle 20 con polenta su prenotazione presso la sede degli Alpini, per chi volesse anche da asporto.
Dalle ore 22 prenderà il via il “Vecia party” con karaoke e dj set.

A Bagolino c'è anche il rogo della vecchia organizzato dall'oratorio.

A Gavardo alle 19.30 aprirà un fornito stand gastronomico e alle 20.30 ci sarà il processo e poi il rogo della vecchia.