Qualche tempo fa mi colpì una polemica, che trovò spazio in queste pagine, legata all’installazione di un logo metallico di generose dimensioni al centro di una rotatoria stradale, o rotonda, in quel di Storo
ho scritto qui di Umberto Eco e della sua imbecillità! Questo frammento di lui, che riporti Leretico, me lo conferma ulteriormente e Dolcestilnovo ha risposto invece mia.
ritengo la tua maturità stilistica degna di un libro. Complimenti per lo scritto.
questo il difetto di fondo.
Parlate di cultura, arte, canoni estetici di qua e di la del Caffaro.. ma l'avete vista?. nessuno a messo in dubbio la bellissa "Rocca" ad Anfo o la "scaldabache" di Condino..
C'è una concezione dell'arte, quella di Croce per intenderci, che la considera come sentimento sublimato dall'intuizione, ossia l'arte è intuizione lirica. Così, quando si parla di arte, per la tradizione ci si riferisce a valori, come verità e bellezza, colti attraverso l'intuizione, metafisici e universali. Per questa impostazione la bellezza varrebbe allo stesso modo per gli abitanti di Storo quello che vale per i newyorkesi. Nietzsche invece scrisse: "un filosofo che ancora credesse al nesso bellezza-verità meriterebbe di essere preso a bastonate". Non amo le bastonate, dunque ho prefferito andare sull'identificazione di ciò che è di cattivo gusto piuttosto che sul concetto di arte. Infatti ciò che non è arte si divide in due parti: cose di cattivo gusto e cose di buon gusto (che anche se non sono arte si fanno apprezzare).
quindi cade il nesso.
si. l'arte è libertà. c'è tanto cattivo gusto-eccesso in giro..molto più che nelle opere d'arte ..molto più dannoso..di quello non si scandalizza nessuno..
Anche l'arte si divide in cose di cattivo gusto e cose di buon gusto. Ma anche qui dipende dal gusto......per me il culmine della pittura e' Van Gogh per Leretico (per esempio) e' Lucio Fontana. Cosa e' arte e cosa e' non arte dunque?
Se riamnessimo al solo "gusto" allora rimarremmo all'arte come definita da Aristotele e così apprezzata fino al medioevo. Se fosse una questione di gusto allora tutto sarebbe arte se il gusto di chi ne fruisce è appagato. Al gusto bisogna aggiungere qualcos'altro. Qualcosa che faccia distinguere l'arte dall'estetismo, che invece impera ai nostri giorni. La moda per esempio è un'effetto dell'estetismo, che persegue in qualche modo il bello a fini economici, ma non è arte. L'arte si esprime innanzi tutto in un opera. E' quindi un'oggettivazione che si fa "struttura: sistema di relazioni tra molteplici elementi". L'opera d'arte è organizzata secondo un procedimento sempre riconoscibile (modo di formare, stile) in cui si manifesta la personalità dell'autore, le caratteristiche del periodo storico, del contesto culturale, della scuola a cui l'opera appartiene. Un opera d'arte è un sistema di sistemi (Eco)
Eco avrebbe scritto "un'opera" con l'apostrofo nel posto giusto, ovviamente.
A mio parere l'arte non è Van Gogh,lucio Fontana o altri grandi maestri caposcuola che hanno lasciato traccia del loro passaggio.La vera arte è una sola universale che supera il tempo. Ma il vero buon gusto è saperla interpretare per quello che ne è della sua essenza, ci può essere più arte in una tela di 13 cm per 18, che in un opera di grande formato, e così vale anche per la scultura, la fotografia o la musica.Il vero valore di un'opera d'arte viene dal sentimento dall'espressione, dal valore cromatico figurativo o formale che riesce a trasmettere.Tutto il resto è superfluo.Cinque cose formano un'opera d'arte: sapore del colore,forma e movimento che non significa azione ma dinamismo, il "leite motive" e cioè la felice idea, che da l'anima all'opera.E per finire: equilibrio e armonia che interagiscono sull'esito finale dell'opera stessa.
Provocatoriamente - e ringrazio anticipatamente Leretico e il suo articolo, che fanno da volano alla mia riflessione - faccio notare come quello di 'buon gusto' sia un concetto di...pessimo gusto. Il senso dell'affermazione nietzscheana sta infatti proprio nel marcare l'incompatibilità dei presupposti morali insiti nel concetto di verità (vedi Crepuscolo degli idoli) con una concezione estetica dell'esistenza (vedi La gaia scienza o lo Zarathustra, ma anche La nascita della tragedia). In altre parole, proprio perché il buon gusto sarebbe 'buono' o 'cattivo', esso non risponderebbe più a categorie estetiche, ma etiche. Ma è proprio questo che una concezione estetica (ma anche una gnostica) non può permettere che sia.
Sa Lorenz che non credo alle sue cinque cose che formerebbero un'opera d'arte? Mi viene in mente al proposito il film L'attimo fuggente quando il Professor Keating fa strappare le pagine del manuale di letteratura che cerca di spiegare che una poesia puo' essere catalogata e classificata con un diagramma cartesiano. Keating usa la parola "escrementi". Potremmo dire che un'opera d'arte e' quella che sopravvive ai secoli se non ci fosse il problema di capire se il quadro che sta dipingendo il pittore sotto casa adesso sia o non sia opera d'arte. Nonostante tutto io credo che l'arte sia abbastanza soggettiva e, ancora crocianamente, dico che e' quella cosa che ti suscita emozione. E questo dipende poi dalla cultura e dal gusto (ebbene si'...) personali. C'e' chi va in brodo di giuggiole ascoltando i Cugini di campagna e chi si smuove solo se c'e' Von Karajan che dirige la nona di Behetoven.
Ovviamente Lorenz non intendevo dire che la sua opinione sono escrementi, anzi tutt'altro. Mi scuso con lei se ho dato questa impressione
Anche L'attimo fuggente e' cultura e arte. Per me. Per altri magari lo e' Dallas.
Per me Dallas e' una boiata pazzesca.
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ID61881 - 14/10/2015 10:16:27 - (Dolcestilnovo) -
Ho letto l'articolo con piacere, non essendo Leretico mai banale. Mah, bisognerebbe anche spiegare, ante, cosa si intende per cultura e non solo per arte. Diceva un mio parente, morto poverino, di idee molto sinistrorse che "tutto e' cultura, un quadro, una lettera, un buco nel muro, una bomba" (sic). Quello che per noi e' kitsch (camicia gialla, cravatta rossa, giacca verde, collana d'oro esterna) per altre culture (musicista nero dell'Alabama) e' eleganza sopraffina. Questo per dire quanto sia difficile giudicare il contenuto artistico del manufatto della rotonda: dicevo a uno Storese tempo fa che mi piaceva il centro del consorzio della farina gialla e quasi mi toglie la parola. Quindi e' anche possibile che al di la' del Caffaro i canoni estetici siano molto diversi da quelli al di qua.