Aree scoperte dal segnale telefonico

L’Unione nazionale dei comuni, delle comunità e degli enti montani (Uncem) ha rilanciato la mappatura delle aree in cui manca un adeguata copertura telefonica, così da poter permettere ai vari enti locali di intervenire per migliorare una situazione che spesso risulta critica.

Critica perchè nel mondo strettamente interconnesso di oggi, dove ormai la tecnologia e le comunicazioni sono parte della nostra quotidianità, la mancanza di segnale telefonico in alcune aree può causare non pochi disagi, oltre che ad essere un potenziale rischio, qualora si tratti di doversi ritrovare in una situazione di emergenza.

Già nel 2019 è stata effettuata una prima rilevazione che ha permesso di risolvere una serie di problemi legati alle linee, grazie ad alcune importanti spese sia delle imprese private che delle regioni e dello Stato (nella legge di bilancio 2020 sono stati previsti 1.5 milioni per nuovi tralicci che ancora devono essere spesi, e Uncem ha chiesto che gli 8 miliardi previsti dal Pnrr per contrastare il divario digitale vengano spesi anche per le aree montane e non solo per quelle urbane).

Oggi Uncem da quindi  il via ad una nuova mappatura, mettendo a disposizione di tutti un modulo (che si può trovare sul sito www.uncem.it) da compilare: si devono inserire obbligatoriamente il nome del paese in cui il telefono non prende, la località specifica alla quale si fariferimento, l’operatore telefonico mancante nell’area, l’importanza della zona (per numero di abitanti, di attività commerciali o turistiche), e il proprio indirizzo email.

Ogni cittadino può così dare un aiuto importante e contribuire al miglioramento e al perfezionamento della rete telefonica.

In Valsabbia ad essere penalizzati sono soprattutto gli utenti di telefonia mobile di alcune zone di montagna, dove il segnale è scarso e irregolare o addirittura assente del tutto.

È il caso di Degagna di Vobarno che conta circa cinquacento abitanti, ma anche Eno e Carvanno. Il Comune ha più volte sollecitato un intervento risolutore, offrendo anche ad una compagnia, l’esenzione per dieci anni dal pagamento dovuto per la concessione sull’intero territorio comunale, qualora avessero provveduto a installare un’antenna che permettesse di coprire quelle zone, ma l'esito è stato negativo.

A Bagolino una situazione simile, dove il segnale risulta non omogeneo e funzionante a tratti. In caso di maltempo poi, la linea telefonica fatica a funzionare persino in centro al paese. Nelle zone periferiche ancora peggio, come nella frazione di Cerreto, dove non c'è nessuna connessione.

Anche a Soprazzocco ne sa qualcosa, da anni riscontra problemi con la linea telefonica e proprio lo scorso Natale, per 15 giorni consecutivi, la rete dei cellulari non ha funzionato, spingendo gli abitanti ad una protesta per dire basta ai disservizi telefonici della frazione che conta 2600 abitanti circa.