08 Febbraio 2024, 10.00
Val del Chiese Storo
Ricordi

«Èl Carneval de Stor» 57 anni fa

di Gianpaolo Capelli

Sembra ieri, quando alla fine degli anni Sessanta, nel 1967, pochi uomini desiderosi di allegria e goliardia diedero vita al primo carnevale di Storo che sarebbe poi diventato negli anni il carnevale da numeri da record per carri allegorici e presenza di pubblico


Fu subito successo e consenso popolare e a quella prima esibizione casereccia ne seguirono altre sempre in crescendo negli anni, fino ad arrivare all’inizio degli anni ottanta a cessare il circuito di paese con i carri allegorici, ormai troppo grandi e con scenograficamente spettacolari, trasferendo la rappresentazione al limite del paese nelle vicinanze delle scuole medie su un circuito anello.

Il carnevale di Storo, negli anni è diventato il “Gran Carnevale di Storo”, dove gli autori, figuranti ed esecutori rappresentano alla loro maniera la loro storia, perchè di questo si tratta.
Scrivendo dei miei ricordi del carnevale di Storo allora come DJ della pionieristica GB! Radio di Storo e guardando alcune foto di allora, senza tema di smentita, posso dire di essere stato testimone della nascita del carnevale di Storo, dopo la prima metà degli anni '60, esattamente nel 1967.

Gli ideatori del primo carnevale furono alcuni amici buontemponi che pensarono di proporre qualcosa di più delle singole maschere “caserecce” che circolavano per il paese: ma qualche carro che riguardasse l'attualità “il gossip” si direbbe adesso, quella un po’ scandalistica e dissacrante riguardante allora l’attualità locale, ma poi negli anni a venire quella provinciale e italiana.

I partecipanti con i loro primi carri, allestiti allora alla buona - ricordo quello degli emiri “Petrolieri” durante la crisi degli anni '70 del greggio, scesi a Storo per risolvere la scarsità di petrolio durante il carnevale - storie e fatti raccontati alla loro maniera dai registi di allora: ogni carro, in musica, nei costumi, nelle scenografie raccontava l'attualità di paese di allora, poii della valle anche nazionale, con stupende prese in giro, a volte non capite  o troppo azzardate e alcune finite anche sui quotidiani locali, vedi il carro del compianto coreografo Herman Zontini di alcuni anni fa.

Al grafico e artista Herman proprio in occasione del concerto di Capodanno del 2024 è stato intitolato il nuovo l’Auditorium, ex scuole Enaip, che dopo essere state chiuse anche lì si sono svolte alcune serate da ballo del Carnevale di Storo.

Ritornando ai ricordi, all’inizio della seconda metà anni '60: alcuni amici, al bar Centrale di Storo, mi fecero installare un impianto audio “Grundig” sul motocarro, quello senza cabina, con uno sterzo che spaccava le braccia dell'impresario edile Nicola Paisoli, che con Angelo Cortella “ Anghelì barber” il Lombardi “mascadri tre de” e pochi altri diedero vita alla prima sfilata, che non si interromperanno più fino all’arrivo del Covid, per due anni, e per la precisione le edizioni non sarebbero state 55 come le attuali, ma 57.

A tarda notte a sfilata conclusa tra la sorpresa e gli applausi della gente, il mio impianto audio bruciato, era stato sacrificato alla futura gloria dei carnevali storesi.
Grande importanza nelle sfilate ha rivestito da sempre la musica.

All'inizio i pochi carri erano accompagnati dalle fisarmoniche del “Chino” e dell'Iginio Scaglia con la voce e la chitarra di Matteo Pizzini, da improvvisati chitarristi e cantanti locali.
Ora su ogni carro, musica con migliaia di Watt di amplificazione, viene proposta musica di ogni genere.

Alla sera, in occasione dei carnevali, fin dai primi anni la Pro loco organizzava serate da ballo con orchestre d'attrazione locali: erano ”I Boomerang”, la “Babi Aurora”, “I Tauris"...
Poi per anni tenne banco l'orchestra di Francesco Borghetti e di Carlo Favalli.
Le prime serate da ballo erano organizzate in un salone delle scuole elementari, poi alle vecchie Enaip, poi arrivarono i primi capannoni tenda.
Il liscio, dopo gli anni 2000, fu soppiantato dalla musica moderna, dai concerti dei tanti deejay, anche di fama internazionale come Gabry Ponte, che in Europa ha venduto oltre tre milioni di dischi presente nel carnevale del 2017 all'apertura di Storo Eventi, ma l'organizzazione dato sempre spazio anche ai deejay locali, con gli intrattenimenti musicali pomeridiani e con l'apertura o la chiusura dei vari concerti.

Il carnevale di Storo ha sempre dato importanza anche a quello parallelo dei bambini, con le sfilate mascherate dei bambini dell’asilo e delle elementari, sempre ben preparati dalle loro maestre, orgoglio di mamme, papà e parenti.

Il carnevale storese, negli anni, sempre più grande e importante, ha richiamato a Storo un pubblico sempre più numeroso.

A metà degli anni '80, alcuni carri parteciparono anche al Gran Carnevale di Arco, invitati dal patron di allora Albino Marchi. Molto difficoltoso il trasporto dei grandi carri fino ad Arco.

Il primo carro a vincere la “Freccia D'Argento”, fu quello dei bambini delle terze classi della scuola elementare di Storo, sotto la guida del maestro Gianni Cortella e Fiorindo Malfer, sindaco di Storo per tanti anni, fu preparato un meraviglioso carro, grazie all'aiuto degli insegnanti colleghi e dei genitori degli alunni.

La collaborazione con gli arcensi durò poco, perché il grande lavoro degli storesi non era riconosciuto nel modo che meritava.

I vari presidenti della Pro loco, da Marcello Cosi, Gino Zocchi “Cit”, Angelo Cortella e tutti gli altri furono tutti bravi e impegnati per la riuscita del carnevale.

Un collaboratore dei primi anni, sempre presente, fu Mario Quai di Casa Rossa, ideatore dei primi libretti pubblicitari e che curava anche i rapporti con la stampa.  
I maestosi carri, con scenografie e costumi splendidi, che costano parecchio anche in denaro ai partecipanti richiedono anche due mesi di lavoro, costruiti in gran segreto, come confermato dagli organizzatori

Da alcuni anni i carri non girano più sul circuito prefissato, ma rimangono fermi e svolgono il loro spettacolo in sequenza su orari prestabiliti, questo dovuto a motivi di sicurezza per l'incolumità degli spettatori e delle comparse.

I carri di Storo, per la loro imponenza sono al primo posto in Europa, tra i tanti carnevali, classificati per quelli non in movimento, molti non lo sanno. Un bel traguardo, ricordando la partenza del 1967 sul motocarro del Paisoli!

Un'organizzazione come quella del Gran Carnevale, sempre in aumento per presenza di carri e di pubblico, ha bisogno di tante persone di sostegno: i volontari sul percorso, le giurie, i vigili del fuoco, i carabinieri in congedo, la polizia municipale, gli alpini, i volontari delle ambulanze e tanti altri presenti con la loro silenziosa collaborazione, sempre alla altezza delle situazioni.
Alle sfilate dei carri del sabato partecipano anche tante realtà carnevalesche di valle, con la partecipazione di carri vittoriosi di premi nel loro paese di origine.

Grande importanza per il carnevale di Storo ma non solo è stata la nomina di Nicola Zontini alla carica di presidente della Pro Loco locale.
Nicola Zontini, classe 1986, nel 2009, quando fu commissariata la Pro Loco di Storo, con un gruppo di giovani volenterosi, per sostenere prima di tutto il Carnevale e le feste della tradizione locale, fonda l'associazione “Mati Quadrati”, che sarà in essere fino al 2011.
Con l'insediamento della nuova Pro Loco, Nicola viene nominato Presidente, carica che ha ricoperto fino alla sua nomina a sindaco di Storo, sostituito ora dal nuovo presidente Luca Comai.

Va ricordato che sotto la presidenza di Nicola Zontini, importante la pubblicazione del volume “Gran Carnevale di Storo: una storia, tante storie” curato dal giornalista locale Giuliano Beltrami: lo splendido volume, editato, è stato presentato nel Natale 2017.

La pubblicazione, oltre a raccontare la storia dei tanti carnevali “1967-2017”, nelle ben 50 edizioni passate, con le 1400 splendide fotografie, racconta come in un film personaggi, carri, costumi e storie di chi, come me, li ha vissuti tutti, come presentatore sulle radio locali, come operatore con le prime cineprese, trasmettendo poi in loco con la pionieristica “Tele Bondone” le sfilate, ora sempre presenti su Cedis Tv di Storo.

La realizzazione più importante della presidenza di Nicola Zontini è quella della costruzione alle Piane della grande struttura del Pala E20 di ben 2000 mq.

Da allora fino ad ora si sono svolti centinaia di eventi, convegni, feste, serate da ballo, dove nel 2017 poco prima della sua inaugurazione si è esibita l’orchestra di Mirko Casadei, struttura che durante le serate del carnevale di Storo ha visto la presenza di importanti DJ a livello nazionale.

Ho chiesto a Zontini quanto sia stata importante la realizzazione di quest'opera, e gli occhi di Nicola si illuminano: ”Pensa che il progetto nasce nella mente mia e dei miei collaboratori nel 2011, concretizzato nel 2016; la struttura è stata presentata in occasione del 50° Anniversario del Carnevale Storese nel febbraio 2017, dopo solo 10 mesi di lavori; l'abbiamo voluto chiamare “Storo Eventi”, perché deve essere a disposizione di tutti.”

Nicola Zontini ha un pensiero speciale di ringraziamento per tutti i suoi collaboratori e dei “Polenter”,ed egli così prosegue: “Non posso dimenticarmi dei miei “Polenter di Storo” che hanno curato sin da subito la parte culinaria del carnevale, facendo degustare a tutti i presenti molte migliaia di fette di polenta carbonera; per anni sono stati in simbiosi con la Pro loco, poi hanno costituito una loro associazione, e sono presenti su tante piazze d'Italia a proporre il piatto tipico di Storo:” la polenta carbonera”, tassativamente cotta con la farina del Nostrano di Storo e con ingredienti a km zero come il burro di malga, i salumi nostrani e i nostri formaggi trentini di cui la fa da padrona la spressa DOP delle Giudicarie.”

Chiudendo arriviamo a questa cinquantacinquesima edizione targata febbraio 2024, ecco il ricco programma.

Si comincia mercoledì 7 con il carnevale dei piccoli: un momento dedicato ai bambini con sfilata per il paese e spettacolo di Mago Polpetta.
•    Durante il primo sabato si svolgerà il party d'apertura con Leonardo Mazzar e Simone Comincioli di Radio 51, le note dei Muppets Cover Band e l'energia scatenante di Hellmate.
•    domenica 11 è la volta del tradizionale "Carnevale dell'Oratorio", un appuntamento per grandi e piccini.
•    martedì 13 l'evento entra nel vivo con la grande esibizione dei carri allegorici e gruppi mascherati locali.
•    sabato 17 si replica con la seconda grande esibizione dei carri allegorici e gruppi mascherati per terminare con il "closing party".

In video la canzone “Estate a Storo” composta per Storo negli anni ottanta e cantata sempre nei tanti concerti tenuti a Storo sia nei carnevali che nel ferragosto storese dall’orchestra di Francesco Borghetti. Canzone rivista nelle parole è cantata qui da Nicol Bertanzetti con immagini delle Storo di ieri e di oggi.
Altra canzone in onore di Storo e dei suoi abitanti è quella composta sempre negli anni ottanta  del compianto Maestro Carlo Favalli, ”Venite a Storo o brava gente”
Buon carnevale a tutti, e raccogliendo l’invito sempre attuale del Maestro Carlo Favalli: Andate a Storo o brava gente, divertimento assicurato.

Gianpaolo Capelli


Foto 1
Anni 80 orchestra Francesco Borghetti al carnevale storese.
Foto 2 Ricordando il re del carnevale il mitico Albertone
Foto 3 Bellezza carnevalesca
Foto 4 Carnevale anni Settanta: “Orchestra Casamei”

Video: Estate a Storo, Canta Nicol Bertanzetti - video di Gianpaolo Capelli



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