Per un pelo

L’intrusione è avvenuta intorno alle 18 di ieri sera.
Ignoti, hanno divelto e svuotato una mini cassaforte a muro, ma sono stati messi in fuga da una donna che abita al piano superiore, sorella del proprietario, che li ha sentiti dare dei colpi di mazza ed ha lanciato l’allarme.

Nel fuggire i ladri hanno lasciato per strada anche qualche arnese e si sono dileguati in direzione del “Gac”, per far perdere ogni traccia.
Sarebbero comunque riusciti a portar via qualche oggetto in oro, che era poi l’unico contenuto della cassaforte.
Inutile il rastrellamento da parte delle forze dell’ordine confluite in massa, Corpo di polizia locale compreso, che per la circostanza si sono poi avvalse di luci messe a disposizione dai vigili del fuoco.

Hanno cercato in prossimità della Centrale elettrica e vicino alla cascata, ma senza alcun risultato.
Sembra che i malviventi, che imperversano in questi giorni nella zona,  possano disporre di complici che attendono su più auto, pronti a sgommare via.
Il copione sarebbe sempre lo stesso, come è successo un paio di giorni fa in furti analoghi, sempre a Storo.

Qualcuno giura di averli sentiti parlare fra di loro in lingua straniera, ma è vero anche che entrano nelle case a colpo sicuro, dimostrando di conosce quel che c'è dentro e anche chi sono gli inquilini.
Ancor prima di agire sanno se ci sono cani di grossa taglia o se in casa ci sono dei possibili “giustizieri” o gente che vanta dimestichezza con armi, in modo da evitare rischi. Al momento di attaccare scelgono la parte meno esposta dell’edificio e poi come dei “ ragni “ si avvitano lungo i tubi pluviali tanto da raggiungere in un attimo anche i piani superiori.

Come nell’appartamento di Via San Floriano, la strada che porta verso la chiesa, che si trova al secondo piano.
Chi ha potuto osservare gli arnesi abbandonati nella fuga dice che si tratta di professionisti.

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